Recensione “Anche questo passerà”

Autore: Fabio Dibenedetto

Editore: Catartica Edizioni

Collana: In quiete

Genere: Narrativa

Pagine: 248

Anno di pubblicazione: 2019

Prezzo: 15 €

Valutazione: 4/5

Il libro narra le vicende di un ragazzo, Pietro, che tutti chiamano Vecchio.

Non era il divertimento che m’importava, ne avevo
viste troppe, cresciuto anzitempo, vecchio in un corpo di ragazzo.”

Il racconto si snoda dai 13 ai 18 anni del protagonista e si fonda su innumerevoli eventi della sua vita, eventi che hanno tutte un sapore amaro: Pietro è decisamente un antieroe e si ritrova sempre in situazioni più grandi di lui, situazioni che lo lasciano senza molte speranze per il futuro.
Inizia frequentando Mimmo, il figlio di un importante boss della zona: dalla protezione del boss e dalla considerazione di tutti, si ritroverà presto in un riformatorio per aver preso parte ad un sparatoria.
Anche più avanti, quando lascerà la scuola e vorrà iniziare a lavorare si troverà in contesti di sfruttamento e di disperazione.

Ero un idiota, un fallito, non avrei concluso niente nella vita e
sarei morto povero e pazzo. I miei stessi genitori erano pazzi, ed io
non dovevo fare altro che aspettare che quel gene malefico germogliasse dentro di me, così, da un giorno all’altro”

In casa i genitori sono particolarmente strani e, se il padre legge qualsiasi cosa accada sulla base delle teorie comuniste e marxiste, la madre oscilla molto di più con l’umore, fino ad andare via di casa, seguendo un sedicente santone (lo stesso che verrà poi arrestato per truffa e per aver abusato delle sue discepoli). Tornerà poi ma le sue stranezze saranno ancora molte.
La storia principale si intreccia con molte altre piccole vicende che riguardano il protagonista o altri personaggi: sono tutte storie ben narrate che appassionano, anche se qualche volta possono allontanarci dagli eventi principali.
Il libro sembra confrontarci con un certo determinismo, dettato dall’impossibilità di allontanarsi troppo dalle proprie radici: Pietro nasce in un contesto relativamente povero, un contesto che non può fornirgli ambizioni o piene realizzazioni ma soltanto una vita mediocre che spesso lo porta in contatto con la morte e la sofferenza. 

Il romanzo d’esordio di Dibenedetto convince per la scrittura scorrevole e la capacità di ricreare le atmosfere della Sicilia e del Sud Italia con le loro difficoltà e contraddizioni.

Le letture di Adso

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