Recensione “L’ordine imperfetto”

Autore: Maria Letizia Grossi

Editore: Giunti

Genere: giallo

Pagine: 288

Data di pubblicazione: gennaio 2020

Prezzo: 16 €

Valutazione: 4/5

Un imprenditore ricco e potente, Alfonso Nassi, viene trovato ucciso in casa sua. La postura di schiena e lo sportello di un mobile con i liquori aperto fa pensare da subito che l’imprenditore si fidava del suo assassino. Tuttavia viene trovato con il cranio fracassato.
La commissaria Valeria Bardi indaga sull’omicidio e da subito entra in contatto con molti personaggi, tutti potenziali assassini.
La moglie Tea, apparentemente mansueta, ne avrebbe di motivazioni per volersi liberare del marito: sembra però fuori dai giochi visto che ha una gamba ingessata (causata proprio da una caduta dalle scale per sfuggire alle minacce del marito).
Avrebbe potuto però farsi aiutare da due amici (Stefano e Giorgio) da sempre innamorati di lei.
C’è poi la sorella di Alfonso con il marito e i loro due figli, anche loro hanno un buon alibi, al di là di qualche conflitto con il morto.
Inoltre bisogna indagare sul mondo degli affari dell’imprenditore: affari che si scopre non essere del tutto leciti, anzi ci sono interessi loschi, sono coinvolte persone non si fanno scrupoli di danneggiare una città e la salute dei suoi cittadini.
Le ambientazioni di una Firenze gloriosa ma a rischio di tracolli ambientali e macchinazioni pericolose catturano il lettore, così come i dialoghi in dialetto fiorentino.
Forse il coinvolgimento non è completo perché il giallo appare in qualche modo didattico, avvolgendosi e riavvolgendosi sui vari indagati e sui rispettivi moventi. Ma per chi apprezza il genere può essere l’incontro con un nuovo personaggio, la commissari Bardi, la quale sarà ancora protagonista di nuove indagini

Le letture di Adso

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