Editore: Marietti Editore
Genere: Teologia
Autore: Luisa Muraro
Data di pubblicazione: Ottobre 2020
Pagine: 184
Prezzo: cartaceo 17.50€
Valutazione: 4/5
Grazia Villa nella prefazione presenta il libro come
“Un testo che disfa e ridisfa a ogni rilettura tutte le immagini di Dio […] senza mai distruggerne il Volto Santo”
e precisa che ne viene riproposta una nuova edizione per rinnovare le provocazioni contenute.
L’autrice viaggia dal Medioevo al Novecento, da Margherita Porete a Simone Weil, da Angela da Foligno a Etty Hillesum, da Giuliana di Norwich a Cristina Campo, riportando coloro che sanno che <<Dio è qualcosa che può capitare>>.
Esse, infatti, “vivevano la relazione con il loro Dio come <<indipendente da ogni mediazione, di ordine familiare o sociale, di chiese, di uomini, di sacre scritture, di dottrine o tradizioni[…]>>, togliendo agli intermediari la loro assoluta necessità.”
La Muraro definisce questo approccio di mistica femminile “teologia in lingua materna”, basato sulle Sacre Scritture che le autrici citate si passavano, traducevano e leggevano al popolo, finchè la gerarchia ecclesiastica non intervenne a proibire questa <<scuola divina>> non autorizzata.
“Ben prima della borghesia progressista fu Dio, dunque, che s’incaricò di alfabetizzare le donne.”
Il tutto all’insegna della libertà religiosa, intesa come relazione libera da tutto e tutti con Dio.
“È la libertà dall’ansia d’indagare, dimostrare, testimoniare l’esistenza di Dio (o il suo contrario).”
Gli uomini nel tempo, invece, hanno costruito tecniche, procedure e strumenti di cui si è perso il significato e che vengono ripetute all’infinito.
“C’è sempre qualcosa che non ci sta, non quadra, […] per cui, di fatto, non si conclude nè si decide nulla senza ricorrere a forzature.”
L’autrice svela il trucco: usare una teologia favolosa ricca di allegorie che nascondono l’invisibile e l’intelligenza dell’amore privo di mediazioni.
Inoltre, precisa che con <<donne>> si intende l’umanità che sa che l’essenziale non è niente che possiamo produrre o conquistare e possedere ma solo aspettare e ricevere.
È un libro molto pieno di nozioni ed è un pò ampolloso. Ciò non toglie che sia sicuramente un argomento da conoscere e da approfondire ulteriormente. Luisa Muraro affronta una domanda che in molti ci siamo spesso fatti: perchè nel Cattolicesimo gli uomini hanno un ruolo più importante delle donne? E perchè c’è un’organizzazione enorme e ripetitiva?
Eleonora Ferrini