Autore: Rogelio Guedea
Editore: Graphe.it
Genere: Saggio
Data di pubblicazione: 2012
Pagine: 128
Prezzo: 10€
Valutazione: 4/5
Il mestiere di leggere è un insieme di elementi differenti che si mescolano per descrivere l’impalpabile ma sublime bisogno di leggere. Parlo di bisogno perché forse la lettura è proprio questo: un desiderio di conoscere l’oggetto della lettura ma contemporaneamente anche di capirne di più sul soggetto che legge.
“Ogni lettura, quando è vera, cercherà in tutti i modi di rispondere alla seguente domanda: <<Chi sono?>>.”
“Una buona lettura, una lettura positiva, è quella che ti insegna a pensare da solo.”
È sicuramente un libro che ci riguarda da vicino ma che può essere interessante per chiunque abbia la stessa passione per i libri.
Gli ingredienti differenti che Guedea utilizza, per districarsi nell’immenso mondo della scrittura e della lettura, sono: citazioni di altri autori, riflessioni sulla lettura, piccole provocazioni, ricordi della propria vita, osservazioni e annotazioni varie. Il tutto è messo insieme in una forma frammentata, come ci dice lo stesso Guedea, ma ci fornisce comunque una visione d’insieme articolata e coerente.
Possiamo evidenziarne vari aspetti da tenere in considerazione. Il primo è che non soltanto i lettori hanno una propria vitalità, ma anche i libri: questo incontro di vitalità produce un qualcosa di unico…
“Nessuno può riconoscersi due volte nello stesso libro”.
Noi stessi cambiamo ma anche il libro ha un “sapore” diverso a seconda dei tantissimi fattori che possono intervenire.
“Due uomini stanno leggendo uno stesso libro, stessa pagina, stesso paragrafo, con l’unica differenza che mentre uno piange l’altro muore dal ridere.”
Ovviamente è sconsigliata qualsiasi prescrizione per far leggere gli altri, così come qualsiasi proscrizione che vieti o sconsigli la lettura: entrambe le azioni avranno gli effetti contrari. Per avvicinare qualcuno alla lettura (grandi o piccoli) l’autore ci dà un prezioso suggerimento.
“Tenete sempre presente questo consiglio: per giungere a leggere è necessario, prima di tutto, vedere leggere.”
“Non si dovrebbe chiedere ai bambini di iniziare a scrivere in tenera età. […] Si dovrebbe, ora che ci penso, lasciarli leggere, lasciarli pensare e poi, in maniera più fortunata, lasciarli parlare su quello che hanno letto e pensato. […] Quei bambini non potranno evitare di scrivere, perché la scrittura sarà per loro una conseguenza inevitabile.”
Le tante citazioni, di autori e di opere, inserite nel libro ci fanno venire voglia di approfondire le nostre conoscenze e di leggere ancora tanto… Guedea ci mostra la sua vasta cultura letteraria senza mai farne un vanto ma scusandosi quasi per il suo sconfinato e “ossessivo” amore per la lettura.