Recensione “La vita bugiarda degli adulti”

Autore: Elena Ferrante

Editore: Edizioni e/o

Genere: Narrativa

Data di pubblicazione: novembre 2019

Pagine: 336

Prezzo: 19€

Valutazione: 4,5/5

La vita degli adulti è l’ultimo libro di Elena ferrante, pubblicato dopo il successo de L’amica geniale. Anche in questo libro c’è Napoli, città che l’autrice conosce profondamente e con la quale ha un intimo colloquio. E se nel romanzo precedente la storia è ambientata in un quartiere periferico, in questo ci troviamo nella zona bene della città.

Il libro narra la storia di Giovanna, detta anche Giannì, una dodicenne che vive una vita borghese con i genitori insegnanti di liceo. Giovanna è figlia unica e la sua vita sembra essere già delineata: coltivare buone letture, buone frequentazioni, laurearsi. Certo, laurearsi è importante così come è stato importante per i suoi genitori che con la laurea hanno riscattato la loro origine proletaria della Napoli bassa. Questo è l’incipit del romanzo scritto in modo scorrevole e di piacevole lettura.

Una frase del padre detta alla madre getta Giovanna in uno stato d’ansia che le farà cadere il mondo addosso: “L’adolescenza non c’entra. Sta facendo la faccia di Vittoria”. Vittoria è una sua zia che è considerata da tutti molto brutta: decide allora di voler sapere la verità… il suo destino sarà quello di diventare brutta come la zia Vittoria?

Giovanna va alla ricerca dell’altra parte di sè ma la ricerca diventa ossessione e la ragazza si muove tra la città “alta” e la città “bassa”. Il contrasto tra le due realtà è stridente ma lei lo attraverserà a piene mani. Il suo percorso si complica ancor di più quando la sua famiglia si sgretola e scopre che la sua fiducia cieca negli adulti è mal riposta: gli adulti dicono bugie! Del resto il padre sembrava adorarla, almeno fino a quando non ha pronunciato quella frase.

E allora Giovanna si allontana dal mondo dorato della sua infanzia, si avvicina sempre di più al mondo della zia, ma anche questo mondo, che le sembra più autentico, non le appartiene.

Giovanna decide di staccarsi dal mondo dell’infanzia in cui non si riconosce più e lo fa con un atto di distacco duro ma necessario da quel mondo bugiardo che l’ha fatto soffrire per iniziare una strada solo sua.

Il racconto va dai 12 ai 16 anni di Giovanna, anni in cui si attraversa quella linea d’ombra tra l’infanzia e l’adolescenza che disorienta e che Giovanna dovrà oltrepassare in modo brusco e doloroso ma che le aprirà la strada verso scelte future che la porteranno verso l’età adulta.

La storia, scritta in modo scorrevole, soprattutto nella prima parte, lascia margine per un possibile sequel. Ci troviamo di fronte ad una nuova saga di Elena Ferrante?

Le letture di Adso

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