L’identità perfetta

Autrice: Sarah Arenacci

Editore: More Stories

Genere: Narrativa Contemporanea

Data Pubblicazione: 26 Marzo 2021

Prezzo: 2,99€(ebook)

Pagine: 187

Valutazione: 3,5/5

“Perché ami tanto la matematica? Avrei sempre voluto chiedertelo.” “Che vuoi sapere esattamente?”
“Soltanto cosa c’è di tanto speciale nella matematica che ti fa parlare con questo trasporto. Non é una polemica giuro.”

Mi fa stare bene, suppongo. Mi mette a mio agio. É come se fosse un mondo parallelo rispetto a quello in cui viviamo, dove non tutto ha una spiegazione plausibile, né un rimedio efficace.

In matematica, invece, i problemi sono logici e sensati e, soprattutto, mi rassicura la possibilità di trovare una o più soluzioni.

I numeri non sono come le persone, per fortuna. Anche quando sono irrazionali, sono facilmente gestibili.

Le persone invece sono imprevedibili e causano eventi ed emozioni altrettanto imprevedibili.”

Dario, sei anni, si trasferisce con la madre in una nuova città. Appena mette piede fuori dalla macchina viene avvicinato da una bambina poco più grande, Laura, che decide all’istante di diventare sua amica.
Due caratteri diametralmente opposti: lui timido, introverso, pianificatore e amante dei numeri, che vede le relazioni interpersonali come dei calcoli, delle combinazioni che vanno affrontate come nella matematica.
Lei solare, loquace, esplosiva e piena di vita che comprende gli strani atteggiamenti dell’amico e lo aiuta ad inserirsi a scuola: nella loro amicizia é quella che dà, e non le interessa non ricevere.

Ci sono sempre stati l’uno per l’altra, fin da piccoli, condividendo soprattutto i loro drammi familiari, ma nel momento in cui scoprono che la loro amicizia sta prendendo un’altra piega, Dario fa un passo indietro, impaurito dalle dinamiche che potrebbe prendere la loro amicizia.

Si allontanano senza più cercarsi, per anni.
Qualcuno farà il primo passo o lasceranno sfumare così, i ricordi più belli della loro infanzia e adolescenza?

Un romanzo che mi ha lasciato perplessa, a cui non riesco a dare una precisa connotazione.
Probabilmente una mia carenza, ma il modo in cui finisce il libro mi destabilizza.

La storia viene raccontata da un narratore esterno, che da l’impressione di conoscere i personaggi come se fosse un amico, ma senza mai svelare chi sia.
Il tono della narrazione é piatto, senza nessun particolare climax che dia una scossa di interesse.

É comunque un libro ben scritto, con un linguaggio ricercato.
É un romanzo particolare, che accresce le consapevolezze dell’individuo e che invita a riflettere, ma a livello emotivo non mi ha lasciato molto.
Una storia incentrata sul potere dell’amicizia, che mantiene legato quel perenne filo invisibile, oltre il tempo e lo spazio.

Veronica Astolfi

Le letture di Adso

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