Amici del cappuccino

Autore: Maryse J.

Editore: Genesis Publishing

Genere: Romance

Dta di pubblicazione: Luglio 2020

Pagine: 286

Costo: cartaceo €11,02 ebook €3,99

Link per l’acquisto

Valutazione: 3,5/5

Una storia di amore al color di cappuccino che inizia negli anni spensierati di due ragazzi, che nascondono i loro veri sentimenti dietro l’amicizia, ma poi quando si diventa grandi, l’amicizia non basta più e chissà se la decisione di cambiare è quella giusta.

“A tutti quelli che, finalmente, trovano il coraggio di aprirsi al prossimo e innamorarsi”.

Luke e Ayana sono amici fin da bambini e provano l’uno per l’altro un sentimento forte, talmente forte che sono innamorati e ne sono coscienti, ma hanno anche la consapevolezza che una relazione può essere pericolosa e rovinare la loro preziosa amicizia. Nemmeno la partenza della ragazza per l’Australia farà cambiare gli eventi, nonostante la distanza però, la loro amicizia non si perde, anzi si rafforza nelle loro interminabili telefonate.

“Ho aspettato questo momento per così tanto tempo. Mi berrò questo cappuccino piano, piano, a piccole dosi, senza lasciare neanche una goccia”

Dopo circa 5 anni Ayana torna a casa, ormai sono adulti e le loro vite sono molto diverse, sono cambiati non solo nell’aspetto ma anche nelle scelte che hanno preso nel loro vivere. L’unica cosa che non è cambiato è il rito del cappuccino e l’amore che provano. Ayana ritornando non trova più un ragazzino timido e imbranato, ma un uomo, che sa cosa vuole dalla vita e anche per Luke, Ayana non è più una ragazzina espansiva e spensierata, ma una donna, che a causa delle sue scelte sbagliate ha una grande responsabilità da non trascurare. Ma quello che hanno evitato da ragazzini, ora non possono schivarlo, la passione prenderà il sopravvento e finalmente i sentimenti saranno liberi di essere vissuti. Ma sono veramente fatti l’uno per l’altro? Avranno preso la decisione giusta? Riusciranno a vivere la loro storia?

“Respira. E’ a un passo da te, devi solo avvicinarti, Luke, Non è difficile”

Il romanzo non mi ha convinta del tutto, per contrasto mi sono tornati in mente i romanzi di Jane Austen, che, vissuta in un’epoca dove la donna non aveva nessun tipo di libertà, ha raccontato l’amore e la passione con tale pathos da rapire la mente di chi legge. Forse l’autrice potrebbe trarre spunto dai grandi maestri del passato…

Partiamo dalla storia di questo romanzo, non ha niente di particolare, è un racconto come tanti, i dialoghi sono semplici, accettabili quando i protagonisti sono giovani, ma acerbi quando diventano adulti. Anche le descrizioni dei momenti intimi, sono un po’ adolescenziali: una scrittrice deve arrivare a trasmettere le vibrazioni di due corpi che si uniscono, mentre si legge si deve percepire, sentire, ecco la magia che deve fare uno scrittore!

Quando leggo un romanzo d’amore, dopo poche pagine, la protagonista sono io. Se vengo catturata dalla trama, dallo stile della scrittrice, in mezzo a quelle frasi ci sono io, ma qui purtroppo non è successo.

Nei romance cerco situazioni avvincenti, con colpi di scena spiazzanti, voglio piangere, ridere, arrivare a dire ad alta voce, “ma cosa stai facendo sei una pazza o un pazzo”, come poi è nella realtà, perché amare è questo.

Vi siete mai chiesti perché i romanzi rosa sono scritti prevalentemente dalle donne? Perché siamo capaci di architettare intrighi come abili enigmiste, di metter su le migliori scenate di gelosia da far invidia ad Otello, siamo capaci di piangere e disperarsi da rendere le protagoniste delle opere di Puccini, delle dilettanti. Ma ci vuole esperienza e vissuto per scrivere tutto questo…

La nota di merito è che la scrittrice, nel suo racconto assegna ad Ayana la parte di chi deve raccontare cosa vuol dire essere una immigrata con una madre attaccata fortemente alle sue origini e tradizioni camerunense.

“MAI urlare contro, non ti ricordi? Ayana? E’ la regola numero uno di una famiglia africana. Non rispondere”.

Io auguro alla scrittrice che questo romanzo sia una prima palestra, dove ha avuto la possibilità di iniziare il suo processo di crescita perché sono certa che potrà migliorarsi e voglio concludere con un augurio per Marlyse, citando una frase di Walter Scott parlando di Jane Austen: “Quella giovane donna aveva, secondo me, il miglior talento che io abbia mai incontrato per descrivere i coinvolgimenti, i sentimenti e i personaggi della vita quotidiana”.

Elena Dell’Ira

Le letture di Adso

Lascia un commento

Torna in alto