Kaijin. L’ombra di cenere

Autore: Linda Lercari

Editore: Idrovolante Edizioni

Genere: Narrativa

Dat di pubblicazione: Agosto 2018

Pagine: 209

Prezzo: 15€

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Valutazione: 5/5

Il vero protagonista del romanzo, Hakashinjitsu, muore nelle primissime pagine: è uno straordinario samurai che ha dedicato la vita a proteggere il suo signore, Momokushi-sama. Il suo valore in battaglia è altissimo, tanto da essere conosciuto come “il demone” e da combattere fini a settant’anni, età in cui muore in un aspro scontro con temibili nemici.

“Una distrazione fatale.
Nell’aria vibrò l’eco di quell’unico suono.
La furia della battaglia si fermò d’incanto, non un rumore, non una parola. Fanti e samurai, amici e nemici, tutti rivolsero lo sguardo attonito al corpo che cadeva a terra. Persino l’aggressore rimase immobile a osservare incredulo la lama ancora conficcata.”

Alcuni mesi dopo, finita la guerra, Momokushi torna a pensare al suo fedele amico e alle sue parole, pronunciate sul punto di morte. Inizia a ricordare tutti gli anni vissuti insieme, fin dal loro primo incontro: aveva venticinque anni e, rientrando al castello, si imbatte in un bambino (di soli 7 anni) ferito, spaventato e inseguito da giovani aggressori. Il suo sguardo, però, fiero e scaltro, colpisce il nobile Momokushi che decide di portarlo con sé e introdurlo alla vita dei samurai.

“Si sentì sollevato e si ritrovò a fissare il volto di un giovane signore dall’aria stupita e incuriosita. Lo fissò fieramente negli occhi perché aveva la certezza che l’esaminasse come se fosse una bizzarra bestiola. Lo sguardo era l’unica arma con cui poteva ancora difendere la propria dignità.”

Quale segreto ha custodito Hakashinjitsu? Possibile che in tutti questi anni di servizio leale e di vera amicizia non siano riusciti a conoscersi fino in fondo?
Eppure, Momokushi lo capisce solo adesso, l’organizzazione dell’esercito, la cura delle armi, la formazione dei giovani hanno beneficiato della supervisione di Hakashinjitsu: tutto pur di proteggere in ogni modo il suo signore.
Un romanzo delicato e profondo, in perfetto stile orientale: il libro sembra scritto da un esperto scrittore giapponese. Non è solo il ritmo e la cura dei dettagli che danno questa impressione: ci sono moltissimi termini tecnici, legati alle armi, alle armature e alle usanze orientali che dimostrano il profondo amore che Linda Lercari nutre per il Sol Levante.
Possiamo osservare da vicino pregi e difetti delle stringenti classi sociali ma anche il forte senso del dovere e dell’onore, tipico dei samurai.
Inoltre le parole pronunciate da Hakashinjitsu sul punto di morte le scopriamo solo nelle ultime pagine e, con esse, il suo segreto. Una piacevole sorpresa che ci farà interpretare l’intero libro in modo nuovo e che arriva del tutto inaspettata.
Un racconto dunque fortemente consigliato: delicato e duro allo stesso tempo, proprio come il demone Hakashinjitsu!

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