Sun

L’asso di quadri 

Autrice: Alba Des Anges 

Editore: Words Edizioni 

Genere: Music romance  

Data Pubblicazione: 22 ottobre 2022 

Pagine: 434 

Prezzo: 2.69€ (Ebook) 15.90€ (Cartaceo)  

Valutazione: 5/5 

“Se mi terrorizza di più restare o andare? 

Temo di doverlo confessare, o ribadire. 

Sono Engie Porter, e mi terrorizzerà sempre di più restare.” 

Dopo aver fatto pace col passato, arriva sempre il momento di guardare in faccia il futuro. 

Lo sa bene Engie Porter, che sta affrontando un percorso di rinascita, dopo mesi di turbolenze. Ma se da una parte Derek Heart è ormai una presenza ormai indispensabile nella sua vita, dall’altra la ragazza perde punti di riferimento importanti: prima Darren, colpevole di aver tradito la fiducia della sua pupilla, poi la fedele Brownie, che all’improvviso ha perso l’ispirazione e non riesce più a registrare una sola canzone per colpa di una nuova, pressante ossessione. Per la prima volta senza ingaggio, dopo tre anni, Engie si trova bloccata a Los Angeles, con una coinquilina sull’orlo della follia e un fidanzato che viaggia per il mondo senza sosta, conteso da giornalisti, fan e nuove assistenti personali. 

In questo ultimo volume della serie, Engie si trova ad affrontare gli imprevisti derivanti dall’aver scelto di crescere e di marciare determinata verso il futuro armata solo di poche certezze: il suo amore per Derek e la sua ormai proverbiale capacità di cacciarsi sempre, immancabilmente, nei guai. 

Sun è il quarto e ultimo capitolo di una serie che ha preso, di diritto, il primo posto nella lista dei miei libri preferiti e sono davvero addolorata nel dovergli dire addio.  

Parola d’ordine: procrastinare! 

Questo è il mantra della nostra Engie che, davanti alle proposte di matrimonio di Kay, le fissazioni di Brownie, le incomprensioni con DeeDee e le raccomandazioni di suo padre, si ritrova un’altra volta bloccata, continuamente in disputa con sé stessa. 

Questa volta, però, qualcosa il lei sembra cambiato: ha finalmente capito di appartenere a Londra, di poterla concepirla come casa, ovvero come un luogo sicuro in cui tornare quando ne ha più bisogno; impara a mettersi in discussione, a perdonare ma soprattutto a perdonarsi. 

Impara che lasciar andare ogni tanto, fa bene e non muta la propria forza e indipendenza.  

Ci mostra le ultime parti del suo passato dandoci modo di chiudere il cerchio sulle cose da sapere su Engie Porter e lo fa con un atteggiamento maturo, consapevole. 

La ragazzina spaventata sta pian piano scomparendo. 

“Fermarsi, in fondo, significa soltanto voler ripartire, ammaccata dalla pioggia, assordata dal vento e abbracciata all’ignoto, per scappare, smarrirsi in un nuovo, sfolgorante, ricordo, dove per un po’, il tempo di un battito di ciglia, si può ballare. 

E sulla vetta del mondo, essere irraggiungibili, essere salvi.” 

Questa sua trasformazione è sempre da imputare all’immancabile presenza di Derek, ma stavolta il plauso maggiore va dato proprio a suo padre che si allontana dai suoi demoni e trova il modo di porre rimedio agli errori del passato, dando modo anche ad Engie di ritrovare la pace. 

“Amare è una dolce complicazione, ma non fa differenza. 

Allontana l’epilogo, rende più avvincente e travolgente la storia, incrementa il tasso di pericolo e di dolore. 

Hai ragione, sei una Porte e presumo che questo non ti sia d’aiuto. 

Noi perdiamo la testa, insieme al cuore; ci scordiamo l’alfabeto della logica, e naufraghiamo nell’utopia perché siamo orfani di quel che ci difende da essa. 

Non permettiamo a nessuno di salvarci, preferiamo cadere liberi e schiantarci senza sconti di pena. 

Quindi, se dovessi scommettere su qualcuno o qualcosa, scommetterei su un Porte e sul suo sangue. 

C’è sempre da divertirsi.” 

Troveremo nuovi personaggi molto bizzarri e le solite stranezze di Brownie vi porteranno all’esasperazione, ma vi daranno anche modo di affezionarci sempre di più a lei e allo strano rapporto che ha intessuto con Engie. 

Il rapporto creato con Derek penso sia la più bella storia d’amore che io abbia mai letto: il loro non è un amore malato ma una costruzione lenta e complessa che dà vita a una delle relazioni più solide mai conosciute. 

Questo, a riprova del fatto che per star bene con un’altra persona bisogna prima star bene con sé stessi. 

“Grazie.” 

“Per cosa?” 

“L’elenco è infinito, e lo sai.” 

“Ma ha un inizio, giusto? Comincia da lì.” 

“La prima volta che ci siamo incontrati ti ho vomitato sul tappeto. Non mi risulta che le cose siano andate meglio col tempo. Per te.” 

“Perché mi hai involontariamente sedotto e sfidato a conquistarti? Perché sei scappata, pur davanti a una commovente, sincera e appassionata dichiarazione d’amore? Perché sei tornata a scombussolarmi di nuovo la vita, nonostante io fossi andato oltre, ostinato a combatterti, a odiarti e a dimenticarti? Perché ho impiegato due anni a farti ammettere di amarmi? Perché ho incassato calci, pugni, umiliazioni, in balia delle tue indecisioni?” 

Continuo ad annuire, forse, le guance chiazzate di scarlatto imbarazzo. 

“Perché resto sempre e comunque, quando te lo meriti e quando non te lo meriti, quando mi vuoi e quando non mi vuoi, quando hai paura e quando sei colta da annichilenti impeti di coraggio, a cercare di incrociare il tuo sguardo, di rapirti e di rendermi indispensabile, benchè tu sia l’ultima donna di cui un uomo vorrebbe essere innamorato?” 

Dopo una dichiarazione del genere, chi non vorrebbe sposare quest’uomo?  

Abbiamo tutte bisogno di un Derek nella nostra vita. 

Penso di aver detto già tutto riguardo lo stile di scrittura dell’autrice, di cui continuerò a leggere anche la lista della spesa se dovesse pubblicarla, del suo modo di descrivere e spiazzare continuamente il lettore. 

Il miglior consiglio che posso dare è quello di non perdere assolutamente questa serie perché può, facilmente, eguagliare un percorso psicologico e introspettivo volto ad insegnare a ciascuno di noi come far funzionare una relazione, spogliandoci dei nostri fantasmi e imparando a perdonare noi stessi per qualsiasi tipo di colpa di cui ci sentiamo responsabili. 

Non si può cambiare il passato, ma si può migliorare il presente. 

Non sono pronta a salutare questi splendidi personaggi ma vi auguro di assaporare ogni singola parola di questo splendido viaggio, come è successo a me. 

“Engie e Derek. 

Il resto conta poco, quanto basta, il minimo indispensabile per ricordare che, finchè non si ama, la Terra non gira.” 

Veronica Astolfi

Le letture di Adso

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