La donna che realizzava i sogni

Autore: Phaedra Patrick

Edizioni: Garzanti

Data di pubblicazione: 28 gennaio 2021

Pagine: 300 rilegato

Prezzo: €. 17,80

Genere: Narrativa straniera

Valutazione: 5/5

Protagonista del romanzo “La donna che realizzava i sogni” è Martha Storm, bibliotecaria di un piccolo paese sulle coste dell’Inghilterra.

Martha è rimasta a vivere nella casa natale, dopo esservi tornata per prendersi cura dei suoi genitori anziani. Dopo la loro scomparsa, la sua routine quotidiana non è poi cambiata molto: la sua principale occupazione, oltre al lavoro in biblioteca, è quello di aiutare gli altri.

“Se non avesse fatto quei favori agli altri, cosa le sarebbe rimasto nella vita?”.

Per non dimenticare nessun impegno, Martha li annota su un taccuino, utilizzando colori differenti per contrassegnare lo stato dell’incarico.

“Teneva un registro dello stato degli incarichi sul suo taccuino: una spunta verde, completato; stelline gialle, in corso d’opera; pallini rossi, in ritardo”.

La sua casa è piena di scatoloni e di lavori da eseguire; la sua stessa vita sembra votata al servizio degli altri, anche se poi non riceve alcun riconoscimento. Martha è infatti convinta che se non aiutasse gli altri non le rimarrebbe altro nella vita.

 “Dopo aver restituito tutte queste cose la mia vita sarà priva di senso? Se non aiuto la gente, cos’altro posso fare?”.

La sua esistenza sembra scorrere tranquilla finché una sera non le viene recapitato in biblioteca un pacchetto, con all’interno un libro senza copertina ed con una dedica molto particolare:

“Giugno 1985. Alla mia cara Martha Storm. Resta splendida, sempre. Zelda”.

Martha è sconvolta: Zelda era sua nonna, con la quale aveva inventato alcune delle storie contenute nel libro.

La cosa strana è che le fiabe della raccolta sono quelle che mi raccontava Zelda quando ero piccola e quelle che inventavo io per lei”.

 Ma Zelda risulta essere morta nel 1982. Come è possibile? Cosa le hanno nascosto i suoi genitori e perché?

Ho sempre avuto la sensazione che mamma e papà non ci abbiano detto tutta la verità sulla sua morte …”.

Quel romanzo, vecchio e sgualcito, sarà la chiave che consentirà a Martha di scoprire alcuni misteri sulla sua famiglia.

Quel romanzo sembrava esercitare su di lei uno strano potere ipnotico”.

Da questo momento infatti comincerà una sorta di caccia al tesoro, che indurrà la protagonista a rompere la sua routine giornaliera, al fine di ricomporre, come in un complesso puzzle, le tessere della storia della sua famiglia e comprendere finalmente cosa sia realmente accaduto in passato.

La donna che realizzava i sogni è un romanzo delicato, che stimola il lettore alla riflessione e lo accompagna nel viaggio introspettivo della protagonista.

E’ la storia di una donna che ha dedicato la sua vita al servizio di persone che in fondo non la amano e non  la rispettano; ma è anche la storia del suo riscatto e della sua rinascita interiore.

Certo, era quella di sempre, ma ciò che le era capitato nelle ultime settimane, ciò che aveva imparato sugli altri e su di sé l’avevano resa più forte. Il passato non si poteva cambiare: doveva accettarlo e metterlo da parte per guardare al futuro”.

“Voglio tornare a essere splendida”.

E’ anche una storia di perdono nei confronti sia degli altri che di sé stessa.

Forse in realtà è solo colpa mia, che non ho avuto il coraggio di seguire Joe. … Avrei potuto avere una vita diversa. Una vita migliore”.

Martha è una donna adulta, timida, con una scarsa autostima, inconsapevole delle proprie capacità e potenzialità, ma profondamente generosa e votata ad anteporre gli interessi degli altri ai propri.

E’ una donna introversa, che si sente incompresa e che solo nei libri trova quel conforto e quella comprensione che le sono sempre mancati, fin da quando era bambina.

E’ cresciuta infatti in una famiglia in cui le è stato negato l’affetto paterno e in cui ogni gesto ed azione doveva essere incanalato in rigidi schemi predefiniti.

Da bambina adorava passare il tempo inventando storie che poi trascriveva in un quaderno e ascoltando le favole che le raccontava la madre: il tutto però all’insaputa del padre, uomo solo all’apparenza accondiscendente, ma in fondo severo e autoritario.

L’unica persona che le è sempre stata vicina e l’ha amata incondizionatamente è stata la nonna Zelda.

I personaggi secondari sono ben caratterizzati e rilevanti per l’andamento della storia: il padre Thomas è un uomo burbero e anaffettivo; la madre Betty è una donna rassegnata e sottomessa; la sorella Lilian è una donna un po’ rigida e fredda.

Anche gli altri soggetti, che ruotano intorno alla protagonista, svolgono un ruolo fondamentale nel proseguo della storia.

Molto bella l’ambientazione del romanzo: gli eventi si svolgono in un una piccola cittadina inglese e le descrizioni dei luoghi sono evocative ed affascinanti.

La storia è coinvolgente e penetrante, molto intrigante e ricca di colpi di scena.

La scrittura è semplice e lineare; lo stile è fluido e scorrevole, reso ancor più godibile dall’uso dei flashback, che interrompono la narrazione e al contempo la vivacizzano.

Assolutamente apprezzabile l’inserimento nella narrazione di alcune brevi favole che conferiscono un ulteriore nota di dolcezza e malinconia alla storia.

Un romanzo lieve e delicato, ma al contempo accattivante e capace di catturare l’attenzione del lettore in un crescendo di emozioni contrastanti.

Alessandra Verrucci

Le letture di Adso

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