Cujo

Autore: Stephen King

Editore: Sperling & Kupfer

Collana: Pickwick

Genere: Horror

Data di pubblicazione: 10 maggio 2014 (prima pubblicazione 1981)

Pagine: 378

Prezzo: 10,90€

Valutazione: 5/5

A maggio 2024 uscirà You like it darker, nuovo libro di Stephen King, che contiene 12 racconti. Uno di questi è il seguito di Cujo, un famoso romanzo pubblicato nel 1981 e dal quale è stato tratto anche un film. Non potevamo non ingannare l’attesa leggendo questa celebre opera dello Zio.

Cujo è un San Bernardo di quasi 100 kg, è un colosso ma è buonissimo: si fa cavalcare dai bambini e li aiuta quando sono in difficoltà. Basta conoscerlo un po’ per capire che di lui ci si può sempre fidare.
Ha 5 anni e, pur non essendo più un cucciolone, ama inseguire i conigli nei campi vicini casa sua.
In uno di questi inseguimenti la preda si nasconde in un buco nel terreno. La cavità è abbastanza stretta e c’è appena lo spazio per il testone di Cujo. Qui però ci dormono anche alcuni pipistrelli che si allarmano appena sentono un grosso predatore entrate nel loro rifugio.
Uno di questi pipistrelli, affetto da rabbia, morde Cujo sul naso.

“Cujo sentì alcuni pipistrelli sbattere contro quella parte di corpo che era riuscito a infilare nel cunicolo e cominciò ad avere paura. Non gli piacevano l’odore e il rumore che facevano. Non gli piaceva quello strano calore emanato dal loro corpo. Abbaiò più forte e sbatté le fauci alla cieca, cercando di addentare i volatili che gli giravano intorno alla testa strillando. Le sue zanne si chiusero su un’ala bruna. Ossa più sottili di quelle della mano di un neonato si spezzarono all’istante. Il pipistrello allungò il collo e morsicò Cujo, aprendo nella pelle sensibile del suo muso una lunga ferita ricurva a forma di un punto di domanda. Un attimo dopo piombava rotolando giù per il pendio di calcare, già agonizzante. Ma il danno era stato fatto. Il morso di un animale affetto da rabbia è una cosa molto seria, specialmente se ricevuto alla testa, perché la rabbia è una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale. I cani, che sono più vulnerabili dei loro padroni umani, non possono nemmeno sperare in una protezione assoluta da quel vaccino inattivo che viene somministrato da qualsiasi veterinario e Cujo non aveva mai ricevuto un’iniezione antirabbica.”

Da quel momento inizia una lenta trasformazione che porterà il docile molosso a diventare una macchina omicida infernale.
È molto interessante entrare nella psicologia di Cujo: inizialmente riconoscerà la voce e gli odori dei suoi padroni e riuscirà a domare gli istinti distruttivi emergenti. Man mano però il suo sistema nervoso sarà completamente compromesso: qualunque umano entrerà nel suo raggio d’azione sarà considerato la causa i tutti i suoi dolori e delle fastidiosissime sensazioni che prova. La luce gli procura dolore, gli odori sono amplificati e disturbanti, chiunque diventa una minaccia alla sua incolumità. L’unica risposta possibile è l’attacco feroce, quello che non lascia nessuna possibilità ai suoi rivali!

“Per Cujo le parole che venivano dalla bocca dell’uomo non avevano alcun significato. Erano suoni inarticolati, come il vento. Quello che sentiva bene era l’odore che veniva dall’uomo . Era caldo, cattivo e penetrante. Era odore di paura. Era esasperante, insopportabile. Allora capì improvvisamente che era stato l’UOMO a farlo ammalare. Spiccò un balzo e il ringhio che aveva nel petto sfociò in un terribile ruggito di rabbia.”

Cujo però è anche la storia di due famiglie e dei loro problemi. Stephen King dà, ancora una volta, prova della sua grande abilità: non solo ci fa avvicinare lentamente ai contenuti agghiaccianti e pienamente horror ma sonda anche le relazioni umane nelle loro varie declinazioni.
Joe Camber è un meccanico e vuole che suo figlio Brett segua le sue orme: niente studi e strane idee per la testa, solo lavoro duro e animo inflessibile. Sono loro i padroni di Cujo ma forse si renderanno conto della trasformazione del loro cane troppo tardi. La madre di Brett invece lo vorrebbe istruito e benestante come suo cognato, così decide di portarlo a casa di sua sorella fuori città per qualche giorno. Tra lei e Joe la comunicazione è quasi del tutto assente e il timore di una reazione violenta di suo marito è sempre dietro l’angolo: spesso pensa a quanto starebbe meglio senza di lui…

L’altra famiglia coinvolta è quella dei Trenton: i rapporti tra Vic e Donna si sono raffreddati da un po’ e Donna ha ceduto ai corteggiamenti di un uomo senza grande fascino. Il tradimento è durato poco ma emerge come un pugno. Tutto tra loro sembra compromesso.
I due hanno un figlio (Tad) che sta attraversando un periodo difficile: ha continuamente paura dei mostri ed è convinto che ci sia qualcosa nel suo armadio (qui ci sono riferimenti ad un libro precedente, La zona morta).
Anche Vic dovrà partire per provare a risolvere una questione lavorativa molto importante. Mentre si occupa del futuro della sua famiglia e prova a ponderare bene cosa ne sarà del suo matrimonio, sua moglie e suo figlio avranno bisogno di portare la macchina da Joe per un controllo necessario…

Il libro si legge con molto trasporto: l’ingrediente segreto è la cura che Stephen King mette nei suoi libri. La trasformazione di Cujo e la sua implacabilità sono molto coinvolgenti e catturano i lettori che amano il brivido. Nelle pause tra un contenuto forte e l’altro però non c’è da annoisarsi: i problemi delle due famiglie descritte ci parlano di meccanismi diffusi e non troppo distanti dalle nostre vite. Il punto di vista dei bambini poi, vero tratto distintivo di molti libri di King, aggiungere ancora fascino al romanzo.
Un libro certamente da rispolverare, anche in vista della imminente nuova pubblicazione. Sono sicuro che tutti i fan di questo immenso scrittore lo avranno già letto e tantissimi altri lettori non vedono l’ora di iniziarlo.

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