Il gioco della devozione

Autore: S. R. Master

Editore: Garzanti

Collana: Narratori moderni

Genere: Thriller

Data di pubblicazione: 16 luglio 2020

Pagine: 416

Prezzo: 19€

Votazione: 4,5/5

Adeline ha 15 anni quando si trasferisce a Blythe per le vacanze. Teme di soffrire per la noia in un posto così desolato ma, per fortuna, incontra altri quattro ragazzi, Steve, Jen, Rupesh e Will, con i quali trascorrerà le vacanze. Guardano tantissimi film a casa di Steve ma passano anche molti momenti all’esterno, tra i campi di mais e i binari del treno. Tra loro, come accade a tutti i ragazzi a quell’età, nascono amori, incomprensioni e gelosie. Si frequentano per due estati (1997-’98): già durante la prima vacanza, il loro gruppo sente di dover fare qualcosa per il vicino di Adeline, Strachan, che lascia il proprio cane legato ad un palo giorno e notte.
Al termine dell’estate, si separano in modo abbastanza brusco ma, l’anno dopo, si ritrovano subito nelle vecchie dinamiche: Steve, leader del gruppo, propone un gioco “La Devozione”, nel quale, per dimostrare, appunto, la devozione al gruppo, ognuno dovà impegnarsi a costruire una sorta di caccia al tesoro sulla base di indizi da risolvere. Al termine dei vari round si avrà un vincitore ma anche uno sconfitto, l’ultimo della classifica, che potrà subire una punizione.
Al di là del gioco, i loro rapporti vanno avanti, tra innamoramenti e incomprensioni e anche la rivalità con Strachan prosegue.
Prima della fine della seconda estate fantasticano sul futuro e su quello che potrebbero diventare dopo altri sedici anni.

“In futuro ucciderò tre persone totalmente estranee l’una all’altra. Farò in modo che sembrino suicidi, così non mi beccheranno. Le ammazzerò in modi e in luoghi diversi, insoliti.”

Will stupisce tutti con le sue parole e, quando il gruppo deciderà di riunirsi sedici anni dopo, la sua assenza insospettisce gli altri. Insieme ricordano i dettagli forniti da Will e, facendo qualche ricerca, trovano delle inaspettate conferme.

I capitoli del libro si alternano tra le estati della loro adolescenza e le vacanze di Natale del 2015, quando il gruppo si ritrova e indaga su Will che non si è presentato…
Il passato è raccontato da un narratore esterno onnisciente mentre il 2015 in prima persona da Adeline.
Un thriller perfettamente calibrato, che alterna periodi e stili narrativi diversi ma che mantiene sempre alto il livello di coinvolgimento e interesse. L’autore dimostra una capacità straordinaria nel rendere complessa la trama e la ricostruzione di quanto accaduto mantenendo, però, sempre perfettamente chiara la narrazione: è tutto ben comprensibile per il lettore, pur avendo la sensazione di non aver nessun punto di riferimento. Con l’avanzare della storia vi capiterà più volte di cambiare opinione su chi possa essere il killer e di finire per sospettare di tutti.

“Quella notte aveva scoperto un intimo recesso della mente in cui stipare e sigillare la propria insicurezza.”

Un libro quindi altamente consigliato, che non raggiunge il massimo della valutazione soltanto perché, tra i tanti cambi di prospettiva, mi ero ormai convinto di un certo finale che non ho trovato corrisposto.

La scrittura scorrevole e la complessità della trama lo rendono un thriller piacevolissimo.

Le letture di Adso

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