Il dado è tratTo

Autore: Andrea Manno

Editore: La ruota Edizioni

Genere: Noir

Data di pubblicazione: Ottobre 2018

Pagine: 95

Prezzo: 10€

Valutazione: 4,5

Quattro amici (Fratello, Roscio, Zeppetto e Sorcio) si riuniscono in montagna per giocare a Risiko e farsi qualche canna.
Il Risiko per loro non è un gioco, è un’istituzione ed una tradizione sacra che va rispettata sopra ogni cosa. La situazione è palesemente a favore di Fratello che, con le sue armate rosse, è pronto a conquistare il mondo e a vincere la partita. Come succede sempre in questi casi, gli altri giocatori provano ad allearsi per fermare chi è ad un passo dalla vittoria, oppure, semplicemente, litigano perché non riescono a mettersi d’accordo.
Il momento è cruciale e la tensione è alle stelle.
Contemporaneamente i quattro amici, che si conoscono da una vita, scherzano, si prendono in giro reciprocamente e si insultano anche, senza però oltrepassare mai il limite del litigio vero e proprio. I dialoghi sono scritti in romanesco rendendo reali e crudi gli scambi verbali tra loro. La piega che prende la discussione in certi momenti può sembrare assurda ma è proprio questa imprevedibilità che rende realistici i loro discorsi e il clima della serata.
Il linguaggio, già poco raffinato, in alcuni punti diventa addirittura trash ma ciò costituisce proprio la cornice semantica-culturale del gruppo di amici e fornisce credibilità al romanzo.
La serata, o meglio la nottata, avrà sviluppi inaspettati, a partire dal coinvolgimento del gatto di Sorcio, Falcor, e si avvia una fase di stallo della partita, preludio di nuovi conflitti e ristrutturazioni tra i rapporti amicali.
Un racconto coinvolgente e ben comprensibile, nonostante sia scritto quasi completamente in dialetto. Una storia che si sviluppa in tre fasi e che si conclude in maniera sorprendente ed inaspettata.
Per lasciarsi trasportare fino in fondo dalla storia però bisogna mettere da parte il politically correct e il disgusto legato a certi racconti: la creatività e l’ironia che si scorgono tra le righe del testo ci ripagheranno sicuramente di questo piccolo sforzo fatto.

Le letture di Adso

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