Presto verrai qui

Autore: Giorgio Glaviano

Editore: Marsilio

Collana: Lucciole

Genere: Poliziesco

Data di pubblicazione: 2 settembre 2022

Pagine: 352

Prezzo: 14€

Valutazione: 4/5

Melina Pezzuto è un’ispettrice di polizia dagli alti valori morali. L’essere donna, in un ambiente ancora molto maschile, è già un problema: tuttavia per lei il lavoro è diventato impossibile da quando ha denunciato i suoi colleghi per abuso di potere. Tra loro poi c’era anche il suo compagno Nino. Melina ha provato a convincerlo: avrebbe dovuto denunciare se stesso ed i suoi colleghi per le violenze gratuite perpetrate contro malviventi e spacciatori ma Nino non ha voluto tradire i suoi compagni.

“La verità le era esplosa in faccia: Nino si era messo a giocare al vigilante con i suoi colleghi picchiando spacciatori senegalesi, massacrando ruffiani albanesi, bastonando borseggiatori zingari e topi da appartamento georgiani.”

Una scelta difficile per Melina… ma in fondo per lei essere un poliziotto vuol dire far rispettare le leggi e difendere chi ha bisogno del suo aiuto.
La denuncia però ha sortito un effetto negativo anche per lei stessa: agli occhi di tutto l’ambiente è diventata quella che denuncia i colleghi e nessuno ha più voluto averci a che fare. Così da Roma viene trasferita a Palermo (sua città natale), per “incompatibilità ambientale”.

Nel nuovo contesto le cose non vanno meglio: nessuno vuole fare squadra con lei, ormai la chiamano “la Stronza” e non le passano nemmeno un caso. Anche la sua superiore, a Palermo, sembra non volerci avere nulla a che fare…
Così, quando un’anziana vedova viene a denunciare la sua vicina perché ha lasciato uno straccio sporco sulla Madonnina della cappella votiva, di cui si prende sempre cura, i colleghi mandano la donna da Melina.
L’ispettrice è tentata di buttare la denuncia nella spazzatura e di arrendersi all’ennesimo sopruso…

“Lo scandalo della pezza sporca nascosta dalla sua acerrima nemica e vicina di casa, all’anagrafe Mariarosa Passalacqua, tra i preziosi gerani che proteggevano come soldati la beata Vergine da lei venerata e accudita, le era intollerabile: le vene del collo della devota erano gonfie come rami e la dentiera le ballava in bocca quasi fosse un relitto finito sugli scogli in un mare di saliva in tempesta.”

Eppure quello straccio ha qualcosa di strano: ecco, non è un semplice straccio, è una maglietta sporca di sangue!
Da qui parte un’indagine improbabile, alla quale nessuno crede: sono troppe le incongruenze, le ipotesi prive di fondamento e i collegamenti sbilenchi.
Ma ci sono anche segnali incoraggianti: una prima analisi conferma che si tratta di sangue umano e non è nemmeno poco!

Melina si aggrappa al suo “mezzo caso” e prova ad esplorarne ogni risvolto. Incrocerà la sua strada con compagni che non vedeva dall’adolescenza, come Daniela e Marco, con affascinanti uomini d’affari, come Manlio, e con l’unica poliziotta che deciderà di aiutarla, Angelica.
Soltanto la caparbietà e l’ostinazione della nostra protagonista consentiranno di arrivare in fondo a questa storia: nessun altro poliziotto avrebbe indagato tanto e messo insieme ogni tipo di flebile traccia. La storia di Melina, il suo isolamento e le sue caratteristiche personali la porteranno a non mollare mai, anche quando tutto il mondo sembrava remarle contro!
Gli altri personaggi sono alquanto stereotipati ma le loro caratteristiche sostengono la trama e le azioni della protagonista: Daniela, ex compagna di Melina, è una donna frivola che ha sposato un ricco politico (in passato aveva sedotto proprio Marco, il ragazzo che piaceva tanto alla sua amica); Marco, dai sentimenti puri, ricercatore timido ed insicuro che però svolge con passione ed interesse il suo lavoro; Nino, poliziotto manesco che pensa di poter utilizzare la legge a suo piacere; Manlio, uomo ricco e bellissimo (Melina lo chiama Adamo, come il primo uomo) ma vuoto di contenuti intellettivi; Angelica, collega e amica fidata, dedita alla cura di fratelli e nipoti, i quali sembrano dipendere in tutto e per tutto da lei.

Le ambientazioni sono curate e, tra le pagine, si percepiscono gli odori, l’architettura e le spiagge di una bellissima Sicilia.
La trama alterna fasi d’indagine a momenti di vita privata della protagonista ma di fatto i due piani si integrano a vicenda, facendoci conoscere meglio i personaggi e i tentativi di risolvere il caso.
Il ritmo del romanzo risulta apprezzabile e ben dosati i colpi di scena.
Difficilmente il lettore può intuire, prima delle ultime pagine del libro, cosa sia successo e chi sia il colpevole: le tracce da seguire sono così labili e gli indizi così scarsi che sembra impossibile ricostruire tutto.
Lasciandoci guidare dalla protagonista invece scopriremo dettagli fondamentali per la risoluzione del caso ed anche alcuni risvolti con una radice storica molto interessante.
Un buon libro, con un taglio certamente originale!

Le letture di Adso

Lascia un commento

Torna in alto