L’orizzonte della notte

Autore: Gianrico Carofiglio

Editore: Einaudi

Collana: Einaudi. Stile libero big

Genere: Giallo giudiziario

Data di pubblicazione: 20 febbraio 2024

Pagine: 288

Prezzo: 18,50€

Valutazione: 5/5

L’orizzonte della notte è il settimo libro della serie dell’avvocato Guido Guerreri. Ho letto tutti i libri con questo protagonista e devo dire che gli sono particolarmente legato.
Forse è anche perché ne ho ascoltato qualcuno in formato audiolibro, dalla voce dello stesso Carofiglio: mentre leggo mi ritorna in mente la sua voce, che ho associato ormai all’avvocato Guerreri; mi ritrovo a leggere con la stessa intonazione e a sapere dove fare le giuste pause.
Questo protagonista poi è un uomo ormai più vicino ai 60 anni che ai 50, è caparbio nel suo lavoro e abbiamo già avuto modo di apprezzarne l’abilità professionale in aula così come i suoi saldi principi morali.
Ha alle spalle un matrimonio finito male e qualche relazione che non è decollata come avrebbe potuto.
Ama la boxe e spesso la sera si allena con Mr. Sacco, con il quale scambia anche qualche opinione…

“All’inizio gli parlavo – perlopiú gli gridavo delle offese – per darmi la carica mentre lo prendevo a pugni. Poi ho iniziato a parlargli anche a prescindere dagli allenamenti, e queste conversazioni sono diventate parte integrante della mia routine serale. Rientro a casa, lo saluto, gli dico cosa è successo, mi sfogo, chiedo la sua opinione. E talvolta, quando gli chiedo la sua opinione, la ricevo. Non nel senso che lo senta rispondere, non sono ancora arrivato alle allucinazioni uditive. Nel senso che se gli propongo un dilemma o una questione parlando ad alta voce (certo che gli parlo ad alta voce, dove sarebbe la stranezza altrimenti?) spesso intravedo una soluzione del problema o comunque un modo diverso per interpretarlo. La situazione è diventata particolarmente complessa dal punto di vista psichiatrico quando ho cominciato a preoccuparmi dell’umore, del benessere di Sacco; quando ho cominciato a preoccuparmi dei suoi sentimenti.”

È un avvocato che ama la lettura e fa spesso citazioni affascinanti.
Inoltre l’autore ha sempre fatto alternare la narrazione della trama con le riflessioni di Guerreri sul mondo, sulla vita e sui cambiamenti della nostra società.
Anche in questo libro c’è la stessa alternanza: anzi, in questo caso, c’è un elemento in più che rafforza l’aspetto intrapsichico. Guido infatti si rivolge ad uno psicoanalista jounghiano, in seguito ad alcuni eventi della sua vita sentimentale, per provare a fare chiarezza sui propri meccanismi interiori e sulle sfuggenti emozioni che spesso non riesce a spiegarsi.
Ma veniamo al caso centrale, intorno al quale gira tutto il romanzo. Il suo amico libraio (una libreria aperta solo di notte, a causa dell’insonnia del suo proprietario) gli presenta una donna sui 40 anni, Elvira Castell. La polizia la sta cercando perché sospettata di aver sparato ed ucciso un uomo.
Elvira racconta che quest’uomo era il compagno della sua sorella gemella, morta suicida da alcuni mesi.

“Lo considero corresponsabile della morte di mia sorella. È vero che si è suicidata, ma a causa della vita d’inferno che lui le ha fatto fare per quasi tutto il tempo che sono stati insieme.”

La donna appare lucida e tranquilla, considerando quello che l’attende, e non sembra così spaventava di poter ricevere una dura condanna.
La situazione va studiata bene, in modo da decidere quale strategia difensiva adottare. Ad aiutare l’avvocato ci sarà Carmelo Tancredi, ex sostituto commissario in pensione ed adesso investigatore privato e consulente di Guerreri.
La trama quindi avanza facendoci conoscere, come di consueto, tutti i passaggi del processo penale a carico della cliente e i movimenti del protagonista per favorirla.
Il fascino di questi libri sta anche in questo: Garofiglio è stati magistrato, nonché senatore, e la sua conoscenza diretta in questo ambito emerge con forza. Lì dove la maggior parte degli scrittori avrebbe bisogno di fare ricerche e approfondimenti, temendo sempre di incappare in qualche errore, Carofiglio corre veloce su tali aspetti e può concentrarsi sulla scrittura.
La lettura è piacevole e coinvolgente ed è molto interessante entrare in contesti che la maggior parte dei lettori non ha mai avuto modo di conoscere direttamente (come il carcere o le aule di tribunale).
Noi vi consigliamo di recuperare tutta la serie riguardante questo protagonista. E se, come noi, avete già letto i romanzi precedenti, non potrete farvi scappare quest’ultima pubblicazione!

Le letture di Adso

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