Le acque del sonno eterno

Autore: Maria Cristina Pizzuto 

Editore: PubMe

Genere: Narrativa

Data di pubblicazione: 17 luglio 2019

Pagine: 152

Costo: 14 €

Voto: 4.5/5

Un incidente rende Sara prematuramente orfana. Non avendo nessun altro é costretta a trasferirsi a casa dello zio Alberto, nel suo castello medievale… lei non lo conosce se non tramite le lettere che si scambiava di tanto in tanto coi suoi genitori. A soli 10 anni é costretta a vivere tanti cambiamenti e l’ accoglienza riservatole dallo zio non é d’aiuto, ben presto scopre che il suo tutore é un uomo freddo e austero. 

“La morte, cos’ é la morte? si domandò. Un sonno eterno? Un luogo privo di pensieri? Un mondo magico o fatato? Non lo so. Forse é uno stato di tranquillità, della pace dei sensi, senza pensieri. Magari non vi sono sensazioni odorose, tattili, gustative, e non si può più cavalcare tra le onde di quelle emozioni. Vorrei essere vento, vorrei essere spirito, per poter scappare, volare via senza essere vista.”

Per fortuna la piccola riesce comunque a farsi qualche amico, la cuoca Marta sempre disponibile e gentile e il fantasma della sua defunta zia Erika. Realtà e sovrannaturale si intrecciano continuamente, le descrizioni sono molto dettagliate, ma il testo rimane sempre scorrevole e piacevole.

“Ora sei protetta ma verrà il giorno che non lo sarai più, e l’acqua ti vorrà portare nuovamente nel suo grembo, perché da lei sei nata e nel profondo del cuore sai che quanto ci circonda ora è il tuo vero ambiente. Stai attenta all’ acqua. Sara stai attenta a te stessa….” 

Il libro vuole ricordare la tragedia del Vajont, durante la quale persero la vita quasi 2000 persone nel 1963, attraverso la storia di Sara che, nonostante gli avvertimenti della zia di stare attenta all’acqua, va a vivere in una casetta proprio ai piedi della diga, per scappare da un matrimonio combinato. Proprio in quel paesino incontra e si innamora del giovane Francesco, insieme i due ragazzi vivranno quella tragica notte.

Quella è stata catastrofe causata dall’uomo: questo libro vuole essere anche un monito sul rischio di sovrastare la natura. Come dovremmo sapere, prima o poi, essa si ribellerà.

Libro intenso e significativo scritto dall’autrice in giovanissima età, merita proprio di essere letto, ve lo consiglio.

“Di quello che era, uno stupendo paesino, rimase uno spesso strato di fango e macerie, tomba per molte persone e animali.”

Serena Murgia

Le letture di Adso

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