L’uomo senza sonno

Autore: Antonio Lanzetta

Editore: Newton Compton Editori

Collana: Nuova narrativa Newton

Genere: Thriller/Mystery

Data di pubblicazione: Ottobre 2021

Pagine: 384

Prezzo: 9,90€

Valutazione: 5/5

Bruno è cresciuto in un orfanotrofio vicino Salerno: sua madre l’ha abbandonato appena nato e ha passato la sua infanzia con le suore e il sadico Padre Mario. Questo prete infatti aveva l’abitudine di punire i ragazzi portandoli in cantina e frustandoli con una cinghia, dicendo così di insegnare loro “la via di Cristo”.
Anche Bruno, che ormai ha 13 anni, è stato molte volte in cantina: la maggior parte delle volte non aveva avuto nessuna colpa se non quella di essere oggetto di atti di bullismo da parte di altri ragazzi…
Un giorno però arriva Nino e tra i due nasce una grande amicizia. Nino affronta gli altri ragazzi e dà a Bruno la forza di reagire.

Con l’arrivo dell’estate, e la fine delle lezioni, i ragazzi vengono mandati a lavorare nelle campagne circostanti. Bruno e Nino finiscono nella imponente casa degli Aloia, una delle famiglie più ricche della zona.
Qui Bruno fa la conoscenza di Caterina, una bambina che non lascia mai la sua stanza e che ha qualcosa di sfuggente. Il proprietario, Zeno Aloia, vive all’estero ma torna nel periodo estivo e ci tiene che la sua casa sia in ordine.
Ci sono anche due persone che si occupano della proprietà e che guideranno Bruno e Nino nei lavori: sono Pia, ormai anziana ma sempre volenterosa, e Gennaro, forte e molto capace nei lavori manuali.
Bruno però inizierà a vivere esperienze strane, oniriche e confonderà la realtà con il sogno: nel giardino ci sono tante statue dall’aspetto sinistro e niente è come sembra. Presto verranno ritrovati anche alcuni cadaveri e le indagini si scontreranno con grandi difficoltà…

“Bruno notò un gruppo di uomini che formavano un cerchio. I fazzoletti avvolti intorno al collo arso dal sole o sulla testa. Si fecero da parte quando arrivò Gennaro,creando un varco, e allora Bruno notò qualcosa spuntare dal terreno. Un ramo pensò. Un ramo ricoperto di stracci
[…] Non un ramo, ma un braccio a cui era attaccata una mano che artigliava l’aria supplicando vita.”

La casa degli Aloia sembra animata da strane presenze, fra tutte un uomo con il cappello nero, e vi è qualcosa di diabolico collegato ad un antico libro…

“Gettò la spazzatura e fece per rientrare in casa quando avvertì un movimento. Con la mano stretta sulla maniglia e i tendini tesi, girò piano il capo e scorse una sagoma. Qualcosa di storto e ricurvo che veniva verso di lui, sbucando dal muro di alberi intorno alla casa.
[…] Al suo fianco ce n’erano altre. Forme diverse, corpi in cui era imprigionato qualcosa di animale, di spaventoso. Statue. Bruno si mise a ridere. Erano soltanto statue.”

Ci troviamo nel secondo dopoguerra ma la narrazione scorre su più piani temporali: c’è il passato della famiglia Aloia, fatto di dolori ed incomprensioni; le lontane radici di un libro maledetto; lo svolgimento dei fatti durante la fatidica estate dei 13 anni di Bruno; il vero presente (2010) legato agli ultimi giorni di vita di un Bruno, ormai anziano.
Allo stesso modo della dimensione temporale, anche l’ambientazione è variegata: l’orfanotrofio, la villa degli Aloia, le campagne e le grotte di un Cilento fatto di mare e di un affascinante entroterra.

I personaggi hanno molti risvolti e, anche quando crediamo di conoscerli, finiscono per sorprenderci. La storia di tutti loro è articolata e densa di sofferenze: ognuno sembra finire per lasciarsi piegare dal male e dalle proprie paure.
Anche la trama risulta essere intrigante e complessa, non soltanto per i vari cambi temporali ma anche per i colpi di scena e le scoperte che via via scompigliano le carte in tavola: ogni volta che il lettore ha l’impressione di aver afferrato il mistero che si cela dietro gli eventi, un nuovo elemento mette in discussione tutto il racconto. L’impressione che se ne ricava però non è di disorientamento ma di interesse e coinvolgimento: entreremo in empatia con Bruno e vorremmo capirci di più ma soltanto nelle ultime pagine potremmo afferrare una realtà che risulta comunque intangibile…

Antonio Lanzetra riesce a dosare alla perfezione il thriller con elementi maggiormente sovrannaturali e mystery, creando un romanzo profondo e dai tanti risvolti. Una piacevole scoperta che saprà catturarvi!

Le letture di Adso

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