Guarda chi si vede!

Autore: Katherine Center

Editore: Newton Compton Editore 

Genere: Narrativa 

Data di pubblicazione: novembre 2023

Pagine: 320

Prezzo: 9.90 €

Valutazione: 4/5

Sadie scopre di essere stata ammessa al concorso annuale della North American Portrait Society. Tra le prime persone che le vengono in mente di avvisare c’è suo padre, nonostante il rapporto conflittuale che hanno da anni.

“Il mio obiettivo era sempre stato quello di non condividere nulla con mio padre.”

E fare tutto senza il suo aiuto, ignorando le ricchezze di famiglia. Non l’ha mai perdonato per essersi risposato subito dopo la morte della madre.

Ma stavolta decide di chiamarlo. Lui non sa che lei è al verde e che vive in uno studio non abitabile da alcun essere umano pur di risparmiare, dopo che ha lasciato il ragazzo Ezra. Nel tempo ha sempre inventato dei falsi successi per giustificare la sua scelta di abbandonare la facoltà di Medicina e iscriversi al corso di laurea in Belle arti otto anni prima. Il padre non l’aveva presa affatto bene, tanto da dirle: “Non venire da me quando sarai al verde.”

Il primo premio del concorso è di diecimila dollari, soldi che le svolterebbero la vita e sarebbero la sua occasione d’oro.

La selezione è quasi percepita come una predestinazione. Sua madre infatti era morta quando lei aveva quattordici anni, iscritta allo stesso concorso, senza aver avuto la possibilità di finire il ritratto né di presentarlo alla mostra. 

Quando Sadie si trova in cassa al market per prendere delle bottiglie di vino per festeggiare si accorge di aver dimenticato la borsa a casa e mentre va via correndo si blocca sulle strisce pedonali e da lì il buio…

Al risveglio si ritrova all’improvviso in un letto d’ospedale e scopre di aver avuto un  “attacco epilettico non convulsivo con successivo svenimento”. 

La risonanza magnetica riscontra un vaso sanguigno malformato nel cervello, un cavernoma che può dare questo tipo di sintomi ma anche conseguenze più gravi. 

La soluzione migliore è quella di asportarlo chirurgicamente il prima possibile, al fine di non correre inutili rischi. 

Ma tra sei settimane c’è il concorso…

“Era il mio riscatto. Forse l’unica occasione che avrei mai avuto.”

Inizialmente decide quindi di rimandare l’intervento, nonostante le preoccupazioni di chi gli è attorno e del personale medico. 

Sapere di avere qualcosa di anomalo e fuori dal suo controllo, invisibile e nascosto nella sua testa, le fa fare delle nuove riflessioni sulla sua vita e su ciò che ha davvero importanza.

“Di colpo ebbi l’impressione che la mia vita fosse diversa.”

Dopo aver saputo dal padre che la madre è morta per la stessa patologia decide di fare l’intervento molto in fretta.

Fortunatamente l’operazione va bene e la guarigione va a gonfie vele fin da subito fino a che non riconosce la sua migliore amica, visualizzandola come se fosse un quadro di Picasso. 

All’improvviso tutto sembra così buffo, disarticolato e in stile cartone animato. Le varie fattezze dei visi di tutti le risultano disomogenei e con tratti mischiati. Da una nuova risonanza si scopre che si è formato un edema intorno al sito dell’intervento, in corrispondenza di una parte del cervello deputata al riconoscimento dei volti, causando alla paziente una prosopagnosia, la cecità dei volti. 

“Dobbiamo solo aspettare.”

Sadie scopre presto che se uno dei sensi è fuori controllo, anche gli altri faticano a funzionare correttamente. In altre parole, nel futuro breve avrebbe impiegato un po’ più di tempo a riconoscere le voci senza i soliti indizi visivi. 

Trovandosi impossibilitata a dipingere ha molto tempo per riflettere e si rende conto di dover scendere a patti con sé stessa, dovendo ricorrere ai soldi del genitore non potendo mantenersi con la sua attività Etsy di ritrattista.

“Tutta la mia vita era un prima. E ora mi trovavo nel dopo.”

Non è facile assimilare che il mondo sia cambiato in un modo del tutto inaspettato. E forse per sempre. Infatti non è sicuro al 100% che guarirà ad edema riassorbito.

Ci troveremo a vivere a fianco della protagonista una vita fatta di incertezze e composta dalla ricerca di appigli per riconoscere le persone dai toni di voce e dal linguaggio del corpo.

Vedrà che il volto non è tutto infatti quando riuscirà a prendersi un’infatuazione per un nuovo veterinario, senza poterlo vedere e usando solo le percezioni degli altri sensi: ad esempio la sua camminata è unica ed emana un’aura deliziosa. 

“Quel ragazzo aveva un tale modo di fare… come se dominasse la stanza senza alcuno sforzo.”

Tornando alla mostra… Restano tre settimane per trovare un soggetto, ritrarlo e consegnarlo in galleria. 

Ma ecco la terribile verità sui ritratti che di solito Sadie fa: sono tutti incentrati sul volto.

Se vuole mantenere il suo stile di pittura deve provare a dipingere un volto perfetto, così carico di dettagli da sembrare vivo, e metterlo al centro della tela. Provando e riprovando si accorge di non riuscire a dare omogeneità ai tratti scomposti che percepisce, ma cerca di restare positiva.

“Tornerò normale, continuavo a ripetermi”

Nel frattempo il vicino del piano di sotto, un ragazzo con una giacca da bowling con ricamato il nome Joe, riesce ad accendere un “sistema meteorologico di emozioni” a cui lei non è abituata e la confidenza raggiunta con la sua empatia le fa fare l’impossibile: chiedergli di essere il suo modello e di consentirle di testarlo dal busto in su per tentare nuove tecniche pittoriche. Questo li porta ad essere travolti da un trasporto senza precedenti per entrambi e mette Sadie a disagio nel cercare di capire se le piaccia di più lui o il veterinario.

La ragazza, difficoltà permettendo, è davvero pronta ad innamorarsi seriamente di qualcuno, di un lui buono, gentile ed affidabile.

“A prescindere da ciò che potevo o non potevo vedere, volevo che lui mi guardasse l’anima”

La sua capacità di riconoscere i volti difettosa la metterà in situazioni imbarazzanti e assurde, dandoci modo di riflettere su quanto diamo per scontato quello che vediamo e lo ricamiamo di pregiudizi di conferma cercando di mantenere la prima impressione mentale acquisita.

Per chi fosse interessato nelle ultime pagine si trovano alcune definizioni mediche su questa diagnosi, che, in modo congenito, colpisce più persone di quante se ne pensi.

Il libro è il decimo romanzo dell’autrice e presumiamo che sarà un successo come gli altri.

La storia mi è piaciuta molto, anche se l’ho trovata leggermente scontata in qualche punto. Trasmette positività e spunti di resilienza, una combo fondamentale per affrontare qualsiasi difficoltà. 

Il linguaggio è semplice e scorrevole, terra – terra anche nelle definizioni più tecniche e nei contesti più professionali.

I protagonisti sono ovviamente Sadie, Joe e il misterioso nuovo veterinario; mentre gli altri restano nel ruolo di comparse satellite utili solo per mostrare qualcosa in più sui primi due.

Le ambientazioni infine sono essenziali e finalizzate solo a dare delle coordinate spaziali di movimento, restando esclusivamente sullo sfondo.

Eleonora Ferrini

Le letture di Adso

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