Shalatar

Autore: Arianna Dongu 

Editore: PubMe

Genere: Dark Fantasy, Gotico

Data di pubblicazione: Maggio 2015 (Prima edizione)

Pagine: 362

Prezzo: 14.50 €

Valutazione: 3/5

“Allora la sente. Una sensazione insopportabile di gelo e paura, e uno stranissimo senso di devozione, che fino a quel giorno le sembra di non aver mai provato, eppure le pare inspiegabilmente familiare. E ora, tutt’a un tratto, prova un senso di impotenza e di inferiorità che la inchioda alla sedia per la violenza con cui le ricorda quel qualcosa che non riesce ad afferrare.”

Basta il sapore del suo stesso sangue a far riaffiorare nella mente di Aashra, ex vampira,  i drammatici ricordi dei due secoli precedenti.

Ma i ricordi della sua vita passata non sono l’unica cosa a tornare alla luce: la sua sete di sangue, infatti, è inestinguibile.

Devota alla dea Helleassur, ogni notte Aashra uccide senza scrupoli i delinquenti della cittadina di Muun creando scompiglio e paura tra i cittadini. Ma nonostante questo nessuno sospetta di lei. 

“Ha imparato decenni prima che sembrare gentili è il miglior modo per non insospettire la gente, anche se sei armata fino ai denti.”

La sua vita piena di odio, rancore e morte continua immutata, giorno dopo giorno, fino a quando non incontra coloro che faranno riaffiorare in lei il ricordo dell’amore e della fiducia.

E inizia così una continua lotta, piena di sofferenza e sacrificio, contro se stessa e contro il male che minaccia coloro che ama. 

Il primo capitolo di una sanguinaria saga fantasy, una protagonista terrificante che porta in sé un segreto ancor peggiore.

Un fantasy con un retrogusto gotico. L’inizio è un po’ confuso e c’è da dire che alcuni dettagli della storia ricordano altri libri, ma la fantasia dell’autrice compensa egregiamente. Un particolare penalizzante è il ritmo, su cui la scrittrice avrebbe potuto lavorare meglio per valorizzare ancora di più la storia. Ricco di colpi di scena, però, è il libro perfetto per coloro che amano gli esseri sovrannaturali e spietati. Non adatto ai deboli di stomaco. 

Elena Feraru

Le letture di Adso

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