Il cerchio di pietre

Autore: Enrico Graglia

Editore: goWare

Genere: Dark Fantasy

Data di pubblicazione: Dicembre 2020

Pagine: 390

Prezzo: 17,99€

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Valutazione: 5/5

È l’estate più bella, quella che segue la maturità; Vincenzo, 19 anni, ha tanta voglia di spensieratezza e di libertà.

A Castelvecchio, a pochi chilometri da Asti, dove abita, lo attendono gli amici di sempre, quelli che ritrova ogni anno quando trascorre i mesi estivi a casa dei nonni.

Al primo bagno al fiume con gli amici però si imbatte in qualcosa di strano sotto l’acqua:

“Ci sono dei segni incisi nella roccia, tutti incrostati. Li sfiora coi polpastrelli per ripulirli e uno strato di melma si disperde nell’acqua, obbligandolo a chiudere gli occhi. Quando li riapre, i segni gli appaiono chiaramente: sono complessi, simili a geroglifici.

[…] Poco sopra la scritta, c’è un’altra incisione. Un cerchio con un’ellisse intorno: un occhio stilizzato.”

Vincenzo resta stupito ma lo sarà ancora di più quando inizieranno le prime visioni: vede una città aliena con edifici verdastri e in decomposizione, accompagnati da sgradevoli odori. Le visioni di alternano agli incubi notturni: scarbei giganti, serpenti lucidi e colorati, strani insetti e un nome che ritorna, Otis…

Sono tutte scene molto reali, spesso Vincenzo sente un click nella testa e un forte dolore alla nuca prima di entrare in queste allucinazioni; ogni volta sente anche gli odori di ammoniaca, cipolle bruciate e cenere bagnata.

Inizia a fare qualche ricerca, temendo di essere in procinto di impazzire o, peggio, di avere un tumore al cervello. Proprio adesso poi che ha incontrato una ragazza dolcissima e molto bella, Lavinia, con la quale nasce una travolgente storia d’amore.

Escluse cause patologiche, resta in piedi un’ultima ipotesi di cui trova traccia su internet:

“Gli sciamani sono antichi sacerdoti, tipo santoni o guru. Vengono messi in relazione con le allucinazioni. […] Le allucinazioni erano importanti per gli uomini preistorici, perché questi credevano fossero visioni reali di un altro mondo e servissero a mettersi in contatto con le loro divinità.”

Vincenzo sarà chiamato a sfidare forze sovraumane e a trovare dentro di sé la capacità di fare le scelte giuste. Prima però dovrà capire bene quanto sta accadendo, approfondendo le sue ricerche e ricorrendo a chi possa avere più esperienza di lui in questo campo. Scoprirà inoltre un cerchio di pietre antichissimo, nascosto tra la vegetazione di Castelvecchio, un luogo magico ma anche altamente pericoloso.

Il romanzo è perfettamente bilanciato: la storia di Vincenzo, Lavinia e gli altri amici è già molto coinvolgente, è una storia fresca di ragazzi giovani e pieni di voglia di vivere; gli elementi dark fantasy sono ben strutturati e ci vengono introdotti poco per volta attraverso le visioni e i sogni. Non è semplice costruire mondi alternativi tanto articolati e interessanti: i vari elementi hanno tutti un senso, sono coerenti tra loro e sono collegati anche al nostro mondo reale. Sciamani, spiriti maligni, entità positive, multiuniverso, portali tra mondi diversi e una interessante visione dello spazio e del tempo: tutti componenti che rendono la storia originale e interessante, spiegati con chiarezza, seppur svelati gradualmente.

Nel finale ogni cosa trova il suo giusto posto e ci fa capire quanto Enrico Graglia abbia studiato attentamente tutti i particolari.

Un romanzo d’esordio, vincitore del premio Vallavanti Rondoni 2019, che merita tutta la nostra attenzione! Sentiremo molto parlare di questo autore!

Le letture di Adso

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