I brutti racconti di John Not

Autore: Sanab

Editore: Youcanprint

Genere: Noir erotico

Data di pubblicazione: Aprile 2020

Pagine: 216

Prezzo: 19€

Valutazione: 3/5

John Not è il nome che si è dato il protagonista, non potendo usare il suo vero nome per ovvi motivi. John gira nei night e nei pub (quale volta anche in altri contesti, come le chiese), per adescare le sue vittime e portarle a casa. Di solito agisce il sabato sera.
In casa, anzi nella sua cantina, ha un vero e proprio arsenale per umiliare, ferire, abusare e infine dilaniare le sue vittime.
Le donne sono affascinate dal suo modo di fare, dalla sua sicurezza, dalle sue allusioni ma nessuna immagina che farà una fine atroce.
I racconti sono indipendenti ma riguardano sempre lo stesso protagonista e il suo modus operandi. La sua misoginia estrama e la necessità di causare sofferenza sono l’unico modo per sentirsi vivo e per provare piacere.
Il linguaggio è crudo, a tratti volgare: è vero che deve essere calzato su un personaggio psicopatico e sadico ma è l’aspetto che più penalizza il testo.
Non vorrei screditare troppo il libro, che si contraddistingue comunque per una buona capacità dell’autore di coinvolgere il lettore e di calarlo in una realtà fuori dal comune. Tuttavia ci sono alcuni aspetti poco convincenti che vorrei segnalare. John è ironico e goffo, oltre ad essere estremamente lucido: da un personaggio del genere non ci aspetteremmo di trovare l’ironia nelle situazioni in cui invece l’attenzione e la bramosia sadica sono alle stelle. Inoltre John, anche dopo diciotto omicidi, non è ricercato da nessuno, né abbiamo notizie di servizi al telegiornale, tanto che le vittime non sospettano mai niente: è sempre come se fosse la prima volta. Manca anche qualsiasi informazione sulla genesi della sua organizzazione di personalità, cosa che avrebbe dato una maggiore profondità alla storia.
Un genere particolare dunque, che ha sicuramente un suo pubblico ma che non fa per tutti…

Le letture di Adso

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