Sei sospetti per un delitto

Autore: Raffaele Malavasi

Editore: Newton Compton editori

Genere: Giallo 

Data di pubblicazione: Luglio 2020

Pagine: 467

Prezzo:  9,90 €

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Valutazione: 5/5

“Diverse file davanti a lui il vociare si fa schiamazzo, lo schiamazzo si fa urlo. L’andatura della folla forzatamente ordinata è colta dallo scompiglio. La massa compatta che ha di fronte si apre in uno squarcio, la gente si getta di lato, verso le pareti del tunnel. Qualche oggetto viene scagliato in alto. No, è un brandello di corpo. E di colpo compaiono il parabrezza e i fari rotondi di un fuoristrada che avanza nella sua direzione. Si fa avanti con sobbalzi e sbandate. Sobbalza sui corpi. Sbanda per liberare le ruote da chi è rimasto sotto, o forse per mietere nella sua furia distruttiva il raccolto più vasto che può. Il fuoristrada è a pochi metri da lui quando la folle corsa si inceppa. Il groviglio di braccia e gambe e teste si è fatto troppo fitto sotto la carrozzeria. Le ruote anteriori sono rimaste rialzate e stanno girando a vuoto.”

Mentre la folla defluisce dal salone nautico di Genova, un fuoristrada invade il sottopassaggio pedonale di accesso al polo fieristico e investe decine di persone. Quando cessa la sua corsa, due uomini escono dall’abitacolo e, armati di coltelli, lasciano dietro di sé una scia di morte, fino a che non vengono feriti a loro volta. A fine giornata si contano sette vittime e ventotto feriti. Tra questi un poliziotto, Riccardo Giustini, colpito mentre tentava di salvare due bambini. 

Passati due mesi, alla squadra investigativa di Manzi viene segnalata la sparizione di Nino Barbieri, un giovane convertito all’Islam indagato in passato come foreign fighter e sospettato di aver organizzato il recente attentato. L’ispettore cercherà di ritrovarlo con l’aiuto dell’ex poliziotto Goffredo-Red Spada e della giornalista Orietta Costa, intervistatrice del ragazzo in più occasioni, e, nel frattempo, si troverà di fronte a più fatti concatenanti e a più di un omicidio da risolvere. 

Orietta “Sapeva di essere nata per combattere, in quanto guerriera, in quanto cocciuta, in quanto donna. Lo sapeva e fieramente aveva seguito questa sua inclinazione anche trascurando le conseguenze che potevano derivare dalle scelte dettate dal suo spirito volitivo e intraprendente. Forse era improprio parlare di scelte. Le sue azioni erano quasi sempre la meccanica affermazione dell’istinto.”

Il suo istinto questa volta sbaglierà o sarà nel giusto? 

L’ispettore Manzi si scontrerà anche con la fretta della Digos di chiudere il caso per affermare l’ottima gestione della sicurezza nazionale, anche a scapito di indizi che arrivano a conclusioni diverse da quelle più ovvie.

“Secondo loro, è risolto. Red, lo sai come funziona, no? Hanno bisogno della soluzione, di far sapere alla cittadinanza e magari anche ai politici che lo Stato ha avuto la meglio e in tempi brevi ha sgominato la cellula criminale.”

“Giusti o sbagliato, non è compito nostro. Ti è chiaro?”

Nella narrazione si svolge il parallelo la vicenda del figlio di Spada, Lorenzo, 12 anni, che riceverà email da un misterioso mittente con inviti a fare piccole cose per entrare nei “Black Bears” facenti leva sull’affermare la propria indipendenza dagli altri. 

Scrittura ampia, ma ben dettagliata. Il finale è inaspettato fino alle ultime 20 pagine. 

Thriller attuale, ben congegnato e con diversi colpi di scena che tengono attiva l’attenzione del lettore. È sicuramente una lettura che non può mancare agli amanti del genere.

Eleonora Ferrini

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