Recensione “Il vento”

Autore: Vincenzo Elviretti

Editore: Catartica Edizioni

Collana: In quiete

Genere: Narrativa

Data di pubblicazione: 2019

Pagine: 168

Prezzo: 13,50€

Valutazione: 4/5

Fabio ha vent’anni e vive a Bellegra, un piccolo paesino a pochi chilometri da Roma. Lavora in una pizzeria facendo le consegne a domicilio il fine settimana. Il proprietario della pizzeria Baffo ci tiene a lui ma non si dimostra molto disponibile nei suoi confronti. Fabio, o meglio Fabietto, come lo chiamano gli amici, ha una grande passione per la musica: insieme ad altri tre amici suona in una band, gli Hot Head.
Come tutti i gruppi musicali da poco attivi, cercano di suonare in pub, feste di piazza e a qualche concorso musicale.
La fortuna non gira certo dalla loro parte e arrivano più volte sul punto di mollare. Un evento poi li sbaraglia ancora di più: viene trovato un uomo assassinato e sul muro vicino al cadavere c’é il testo di una loro canzone, “Il vento”.
Qualcuno pensa che possa essere stato proprio Fabietto a compiere questo omicidio ma nessuno lo accusa apertamente. Non serve arrivare a tanto, Fabio (che comunque aveva l’alibi di essere con i suoi amici a suonare quando è stato compiuto il misfatto) si rinchiude in casa offeso e arrabbiato con tutti.

Il mondo parla male di me.
Il mondo è stronzo.
Il mondo non mi vuole.
E allora sai che c’è… ma vaffanculo”

Lo stesso evento però li porta alla notorietà e si ritrovano ad avere una casa discografica e alcune buone occasioni per fare veramente successo.

Andiamo di moda di questi tempi.
Eppure, di questi, quando ne avrei avuto bisogno, se ne fosse visto uno.”

Un libro ironico e cinico che tocca i dolori di una vita e le speranze di un momento sempre mantenendo l’orgoglio e la rivendicazione della propria posizione, attraverso gli occhi e le parole del suo protagonista.

Le letture di Adso

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