Autore: Angela Salogni
Editore: Pubblicazione indipendente
Genere: Fiaba
Età consigliata: 4 anni in su
Data di pubblicazione: maggio 2020
Pagine: 47
Prezzo: 3,99€ (formato digitale)
Valutazione: 4,5/5
Burro è un asino che vive in una fattoria insieme a molti altri animali. Per quanto la Volpe lo inviti a lasciare la fattoria e andare a vivere libero nel bosco, lui resta sempre fedele e leale a quella che considera la sua famiglia.
Un evento però rompe l’equilibrio della vita serene a regolare della fattoria: la gallina Tonina piange disperata perché la Volpe le ha rubato le sue uova.
Burro cerca di fare luce in questa situazione confusa e, per una volta, sembra fidarsi delle parole di Volpe che dice di non aver colpe.
Giovanna la capra dà voce alla parte di noi che si ferma alle apparenze:
“Ormai ho i miei anni, ne ho visti d’inverni. Se c’è una cosa che ho imparato è che ognuno è ciò che è. La tua natura avrà sempre la meglio su di te.”
Avrà ragione lei o è meglio provare ad uscire dai luoghi comuni?
Un racconto delicato che ci fa respirare i ritmi pacati e i tempi distesi della vita in campagna. L’ideale per chi è sempre troppo stressato dalla vita frenetica delle grandi città.
La storia narrata da Angela Salogni è pensata per i bambini ma può essere apprezzata anche dagli adulti.
Il racconto ci coinvolge e ci fa immergere nel mondo fiabesco degli animali: i lettori (piccoli o grandi) possono subito immedesimarsi nei comportamenti e negli atteggiamenti dei caratteristici personaggi. La lettura scorre con piacere e viene voglia di leggerlo tutto d’un fiato.
Tanti sono gli insegnamenti che possiamo trarre da questo breve racconto: l’importanza della lealtà e della fiducia; il provare a mettersi nei panni degli altri, anche quando ciò può sembrare difficile; il non cedere ai giudizi affrettati e ai pregiudizi; il tentativo di comprendere le motivazioni che stanno alla base dei nostri errori e di quelli di chi ci sta vicino.
Come ogni favola che si rispetti, anche qui c’è una morale:
“Ricorda, Burro: un brutto comportamento è quasi sempre una richiesta di aiuto.”
