La stagione del biancospino

Autore: Riccardo Bruni

Editore: Amazon publishing

Genere: Thriller/Noir

Data di pubblicazione: marzo 2017

Pagine: 298

Prezzo: 9,99 €

Valutazione: 5/5

Giulio Rodari è un disegnatore e scrittore per bambini: le sue storie parlano di uno gnomo, Teo, che vive in perfetta sintonia con il bosco e sa dare ai piccoli lettori i consigli giusti. Lo gnomo era il protagonista delle storie che zia Amanda raccontava a Giulio durante la sua infanzia.
Conosciamo Giulio però in tutt’altra situazione: è agli arresti domiciliari perché accusato di aver ucciso Patrizia, la sua fidanzata. Giulio è sconvolto ma non riesce a ricordare niente di quanto successo. Ha le idee confuse e crede di aver bevuto: sa che non dovrebbe farlo, già una volta l’alcol gli ha annebbiato i ricordi e solo con un lungo lavoro è riuscito a ricostruire più o meno quanto successo.

Patrizia. Davvero l’ha uccisa? Davvero si può uccidere così, senza neppure ricordarlo? Rimuovere tutto come fosse una macchia di marmellata?”

Del resto le cose con Patrizia stavano peggiorando velocemente: lei era sempre più distante e lui non accettava la fine della storia. Ha iniziato a controllarla e, per questo, ha rimediato anche una denuncia per stalking.

I messaggi inviati, quei maledetti baffetti che diventano blu e vuol dire che lei li ha letti, quei messaggi, e allora perché non risponde? Che una risposta, grandissima troia, potresti anche mandarmela. Eccola. La degenerazione del linguaggio che diventa primo segnale del deragliamento emotivo in corso. Seduto sul bordo del letto, fissa l’abisso in cui è precipitato.”

Giulio, ai domiciliari, in attesa che le indagini chiariscano la verità, è alloggiato nell’hotel di sua madre, La Gherarda, in piena montagna, a 1500 metri di altitudine. Questi luoghi sono diventati noti a tutti, quattro anni fa, per il crollo di un ponte che causò la morte di sette persone, tra cui zia Amanda.
Ma “La stagione del biancospino” è anche la storia di un bosco minacciato dai loschi interessi di una società che vuole costruire un impianto di stoccaggio di rifiuti. Attorno a questa vicenda girano vari personaggi e le loro storie.
Riccardo Bruni dimostra una capacità straordinaria di descrivere in poche immagini i drammi esistenziali dei personaggi: Giulio e la sua gelosia ossessiva, Gerri e la sconvolgente consapevolezza di aver fatto le scelte sbagliate, Viola e la perdita di un amico e maestro di vita, Grazia e i sensi di colpa per non riuscire a stare vicino a sua figlia come vorrebbe… Anche le dinamiche del burraco e del gioco alle slot machine, così come la rivalità tra donne, sono descritte con pungente efficacia.
Si può poi analizzare lo schema dei personaggi, tutti più o meno accomunati dalla disgrazia del ponte: contrapposizioni e complementarietà creano un equilibrio perfetto. Barbara e la sorella Amanda, gemelle ma molto diverse; le due coppie che si sfidano al burraco; Gerri e Maglio, così vicini nel bar Fuga ma così distanti nella vita; Mirna e Katerina; Grazia, onesta e leale, e Scalise, più attento invece alle questioni istituzionali; Viola, ancorata al passato, mentre il resto della band sa già cosa farà dopo l’estate; Giulio e Patrizia, in conflitto ma anche uniti contro qualcosa che li riguarda.
Poi ci sono i tre gatti: quello rosso, quello nero e quello bianco, tutti protagonisti a loro modo.
Un romanzo profondo e variegato, nel quale le storie dei personaggi si intrecciano creando un ritmo travolgente. Anche quando tutto sembra chiaro, c’è sempre qualcosaltro che arriva per stupirci.
Il libro rientra tra quei pochi che creano una sensazione piacevolmente disorientante: non riesci a smettere di leggerlo ma, allo stesso tempo, vorresti rallentare per non lasciare la su compagnia.

Le letture di Adso

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