Autore: Mirco Fagioli
Editore: BookaBook
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: dicembre 2019
Pagine: 182
Prezzo: 14€
Valutazione: 4/5
Io penso che chi ha vissuto su un’ isola sia un po’ diverso dagli altri. L’isola ti limita ma nel contempo ti obbliga a evadere almeno con la fantasia, ti fa sentire ribelle dentro.”
Michele lavora a Radio Popolare, una redazione radiofonica di Milano da sempre impegnata nel mondo del sociale e alquanto schierata politicamente.
In redazione arriva un plico al quale inizialmente nessuno dà il giusto peso: dopo qualche giorno si accorgono di avere tra le mani un documento pericolosamente scottante. Si tratta di un progetto per la costruzione di un’autostrada che passerà attraverso la Val Grande, un’oasi naturale quasi incontaminata, dove vive il più basso numero di abitanti per chilometro quadrato di tutta Italia.
Cemento e trafori minacciano la zona ed è ora di organizzare la resistenza.
Il documento, che viene reso noto alla popolazione attraverso la radio, vede implicata una grossa organizzazione (la Speedy) e alcuni uomini politici. Ovviamente persone così esperte e senza scrupoli faranno di tutto per fermare il movimento spontaneo che nasce in difesa della Valle.
Altro personaggio di rilievo è Tullio che fungerà da anello di congiunzione tra le varie “Isole ribelli”: Ventotene, l’isola verde che è la Val Grande e il bar L’isola di Milano.
Il romanzo si legge piacevolmente e la realtà descritta nel libro non è così distante da quanto può accedere ai giorni nostri. Anche l’alternarsi delle vicende e dei punti di vista fornisce quel giusto ritmo alla narrazione.
L’unico aspetto meno convincente del testo è la visione parzialmente semplicistica nella conclusione delle vicende e la “trasformazione” di Tullio che sembra aver completamente perso le caratteristiche negative che lo hanno portato ad avere tanti problemi in passato.
Sono comunque elementi che non condizionano particolarmente il romanzo, che risulta comunque apprezzabile nel suo insieme.
