Io non ho paura

Autore: Niccolò Ammaniti

Editore: Giulio Einaudi editore

Genere: Narrativa

Data di pubblicazione: 2001

Pagine: 209

Prezzo: 14€

Valutazione: 5/5

Piantala con questi mostri, Michele. I mostri non esistono. I fantasmi, i lupi mannari, le streghe sono fesserie inventate per mettere paura ai creduloni come te. Devi avere paura degli uomini, non dei mostri.” 

Niccolò Ammaniti ha dimostrato in molti libri di riuscire a raccontare storie articolate e avvincenti. Con “Io non ho paura” vince il premio Viareggio e il Campiello, inoltre nel 2003 il libro diventa un film girato da Salvatores.
Con questo romanzo dimostra di trarre ottimi insegnamenti anche da suo padre Massimo, psicoanalista dell’età evolutiva. Il romanzo infatti sa toccare temi delicati e terribili propri dell’infanzia e della prima adolescenza: le paure, le sfide, l’amicizia, il senso di giustizia, la voglia di sentirsi grandi ma anche il bisogno ancora forte della guida dei genitori.
Michele, il protagonista, ha 9 anni e vive in un piccolo paesino del sud Italia, trascorre il tempo con un gruppo di amici in un’estate torrida del 1978.
Il gruppo ha una gerarchia definita dall’età e dalla forza: ogni giorno le loro attività e le sfide che si lanciano rappresentano dei veri e propri riti di passaggio, necessari per dimostrare, a se stessi prima ancora che agli altri, di essere pronti per diventare adulti.
Proprio in seguito ad una di queste sfide Michele scopre qualcosa di impensabile: un bambino tenuto prigioniero in un pozzo. Michele decide di non dire niente ai compagni e affronta da solo la realtà e i suoi timori. Scoprirà, come nei peggiori incubi, che quello che è successo e le sue paure sono del tutto sovrapponibili, in un “ritorno dell’Edipo” che pure è spesso presente in questa età.
Il libro ci coinvolge e ci colpisce proprio perché sa parlare al nostro inconscio, richiamando rilevanti temi universali.
La povertà e la voglia di riscatto degli adulti, forse mai diventati veramente tali ma bloccati in un’adolescenza senza fine, completano abilmente la trama del romanzo.

Le letture di Adso

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