Autore: Sarah Arenaccio
Editore: More stories
Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 139
Costo: 2,99 euro
Data di pubblicazione: 7 settembre 2020
Votazione: 4,5/5
“Quello che vide le piacque oltre ogni immaginazione: il modo in cui la guardava … Era impossibile che al mondo esistesse qualcuno con quello stesso sguardo sulle cose, sulle persone, su di lei.”
Caterina e Lavinia sono due sorelle molto unite, nonostante le loro personalità siano agli antipodi. Mentre Lavinia lavora come scenografa per uno spettacolo teatrale, incontra Matteo e subito ne rimane folgorata. A sua volta anche Caterina che lavora in una libreria per bambini trova un nuovo amico proprio nel posto e nel momento più impensabile, o forse qualcosa di più: Davide, figlio della moglie del padre e molto simile a lei.
“Trovava piacevole poter frequentare una persona mite e riservata quanto lei, senza doversi costringere a colmare i vuoti, a fingersi chi non era e non avrebbe mai voluto essere”
Le due protagonistre troveranno modo di scontrarsi più volte, le loro opinioni non possono essere più divergenti su tutto…. troveranno il modo di tenersi a galla nonostante gli avvenimenti imprevisti che le aspettano?
Caterina è la sorella maggiore, pragmatica, riflessiva, timida e razionale. Lavinia è la piccola di casa, un vulcano di idee, istintiva, passionale. Sono molto legate, la notte si riuniscono nel letto di Caterina a raccontare la giornata, oppure la maggiore spazzola i lunghi capelli della minore; Caterina cerca di frenare gli entusiasmi della sorella e farla ragionare maggiormente sulle cose, mentre Lavinia cerca di mettere un po’ di brio alla sorella decisamente più tranquilla.
“Il tuo autocontrollo mi sconvolge. Non so se è ammirazione, la mia, oppure compassione. Hai appena saputo che Davide si sposa, lasciati andare, porca miseria! Urla, piangi, maledici il mondo! Poi, domattina, riprenderemo la nostra vita, ma non prima.”
Il libro è scritto molto bene, la trama è diversa dal solito e molto coinvolgente. La narrazione passa da una sorella all’altra, mantenendo sempre alto l’ interesse del lettore. Le due ragazze mi hanno ricordato le due sorelle maggiori Bennet in “Orgoglio e Pregiudizio” una calma riflessiva, troppo buona che pensa sempre agli altri e non a sé stessa, l’altra con un’opinione incrollabile su tutto fino a scontrarsi con le amare verità, fino a rendersi conto che le sue impressioni non sono sempre esatte sia nel bene che nel male.
Finale stupendo!
Serena Murgia