Chi ha ucciso Euridice

Autore: Vincenzo Tagliaferri

Editore: LFA publisher

Genere: Poema

Data di pubblicazione: 2016

Pagine: 174

Prezzo: 15€

Audiolibro: 6,49€

Valutazione: 4,5/5

Vincenzo Tagliaferri si lancia in un genere desueto ma ricco di fascino: un componimento poetico in quartine. Le rime sono alternate, con qualche piccola eccezione. Il poema è composto da tredici canti più un sontuoso epilogo.
Il tema trattato è il mito di Orfeo ed Euridice, mito che dà modo di riflettere sul senso profondo dell’amore e sul trionfo di questo sulla morte.
Orfeo era uno straordinario poeta e musicista, i suoni sublimi che provenivano dall sua lira riuscivano ad avere un effetto ammaliante su qualsiasi creatura.

“Qualunque tipo di creatura,
in quel musical fluire,
entrava in un’estasi pura,
immersa in un dolce sentire.”

Addirittura i fiumi deviavano il loro corso per ascoltarlo e gli animali più feroci si trasformavano in docili pecorelle.
Orfeo si innamorò di una ninfa, Euridice, che, da quel momento, diventa la sua musa ispiratrice e l’amore più completo e reciproco che può esistere.

“Appena l’aedo vide i suoi occhi azzurri,
un oceano d’emozioni gli inondò d’un tratto l’anima.
La sua musica si gremì di segreti sussurri
che in segreto lei ascoltava intima”

Euridice però tragicamente muore morsa da un serpente, mentre cerca di sfuggire alle bramosie di Aristeo. Così Orfeo, pazzo dal dolore, decide di scendere negli inferi, entrando attraverso il lago Averno e di provare a recuperare la donna amata.

“Benvenuti dunque nel lago d’Averno,
il lugubre luogo dannato privo di uccelli,
scacciati dalle esalazioni mefitiche di un perpetuo inverno
che uccidono qualsiasi volatile si aggiri sui suoi cancelli!”

Negli inferi dovrà dar prova delle sue grandissime qualità di musicista per avere il permesso di raggiungere Ade.
La fine della storia, che molti di voi conosceranno, vede Orfeo avere il permesso di portare con sé Euridice, a patto di non voltarsi mai a guardarla finché non fosse ritornato nel mondo dei vivi: Orfeo, un attimo prima di compiere la sua impresa, si gira e vede sparire per sempre la sua Euridice.
L’epilogo ci riserva delle profonde riflessioni sull’amore e sulla morte e sulle motivazioni che hanno portato Orfeo a voltarsi.
Un testo che può sembrare complesso ma che ci dà l’opportunità di approfondire uno dei miti antichi più belli e profondi. Il lessico, anche se riecheggia il mondo classico, è comprensibile e la lettura è scorrevole. Le molte figure retoriche impreziosiscono il testo, inoltre sono presenti note a piè di pagina che aiutano la comprensione e approfondiscono alcuni elementi legati alle antiche divinità e ad altri miti.
Un libro che potrebbe essere adottato in tutti i licei per conoscere meglio i miti greci ma che può diventare anche una piacevole lettura per chi ha voglia di riscoprire il mito di Orfeo ed Euridice.

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