Celine, leggenda di una lupa

Autore: Marianna De Angelis

Editore: Bookabook

Genere: Narrativa

Data di pubblicazione: marzo 2020 

Pagine: 88

Prezzo: 10€

Valutazione: 5/5

Il racconto si legge tutto d’un fiato, scritto con mano leggera e incisiva, narra di Matteo, che in occasione della pulizia della casa della madre, trova un vecchio articolo di giornale, in cui si parla di un incidente in montagna: tre alpinisti sono stati travolti da una valanga, un solo sopravvissuto. Apprende così come è morto il padre, in quanto la madre è stata sempre reticente a parlarne. Lui era solo un bambino all’epoca.

Sopraggiunge il desiderio di conoscere gli ultimi momenti della vita del padre e di incontrare, quindi, l’amico sopravvissuto. Cosicchè, dopo alcune ricerche sul computer, l’indomani, salutati la moglie e il figlio, si mette in cammino verso la zona dove si era verificato l’incidente. Qui incontra una guardia forestale che gli spiega come arrivare alla baita dove risiedeva l’amico del padre e l’avverte di fare attenzione poichè quello è il territorio dei lupi.

Giunto alla baita non risponde nessuno, entra e su un tavolo trova un diario aperto. Il diario costituisce l’anima del racconto, è qui che si delinea la storia dei tre amici appassionati di escursioni in montagna, il loro percorso prima della tragedia, il rifugio dove si sono fermati, l’incontro con quattro uomini che mostrano di non stimare i forestieri che mettono in pericolo la propria vita tra quelle montagne. Uno di loro, apparentemente un po’ ubriaco, gli racconta la storia di Celine e dei suoi due fratelli: la leggenda di questa bambina trasformatasi in una lupa che sembra guidare i soccorritori a salvare alcuni alpinisti vittime di incidenti. I tre amici, colpiti dal racconto, proseguiranno il loro percorso in montagna, ma dopo un boato vengono investiti in pieno da una valanga. Sopravviverà solo l’autore del diario ma la sua vita è segnata profondamente. Infatti deciderà di lasciare il suo bellissimo appartamento e il suo studio di ingegneria per trasferirsi proprio nella zona della Valle Moira, dove è avvenuto il tragico evento, si costruisce una baita e si dedica allo studio dei lupi, vivendo in solitudine.

Matteo non riuscirà a incontrare l’uomo sopravvissuto, ormai anziano, ma leggendo il diario ha conosciuto gli ultimi momenti della vita del padre.

Il libro ha una buona strutturazione della narrazione, la leggenda di Celine fa parte di quel mondo di aneddoti e favole che si tramandano in montagna per affrontare i pericoli delle escursioni, e l’espediente del “diario” è una componente che rivela, per il modo in cui si sviluppa il racconto, una buona originalità.

Le letture di Adso

Lascia un commento

Torna in alto